Dopo il Consiglio
del 7/11/2023
Nuove tensioni all’interno della maggioranza e una discussione faticosa, anche sulla sanità pubblica
Nuove tensioni all’interno della maggioranza e una discussione faticosa, anche sulla sanità pubblica
Nel nervosismo di una maggioranza sempre più in difficoltà in Consiglio comunale, abbiamo discusso di sicurezza, ambiente, pace, RSA e San Salvi
“Un tema sentito e sensibile merita la giusta attenzione di un Consiglio comunale allo sbando”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Oggi alla maggioranza è mancato un voto per l’immediata esecutività di una delibera. È solo l’ennesimo segnale del un governo cittadino che con difficoltà gestisce la maggioranza nel Salone de’ Dugento, anche perché manca il necessario rispetto e riconoscimento di dignità dell’aula. Molte le assenze anche delle destre, per la verità.
Lo leggiamo anche nella decisione di bocciare la nostra mozione d’ordine con cui chiedevamo alla Vicesindaca (figura presente in aula, a differenza di Sindaco e Assessora con delega alla sicurezza) di illustrare il piano in dieci punti che è stato annunciato stamani durante la Festa della Polizia Municipale.
Tutto è consumato a favore della comunicazione. Ma la città ha bisogno di capacità di governare, che non riconosciamo alle destre ovviamente, ma nemmeno al Partito Democratico di Palazzo Vecchio.
Verso le battute finali della consiliatura, il PD di Firenze continua a vivere “l’effetto Renzi” e riesce a confermare gli errori di sempre, subendo Italia Viva
In ritardo e serata inoltrata, tentiamo la diretta all’aperto! Ecco come è andato uno dei pochissimi consigli comunali in cui abbiamo garantito i nostri voti alla maggioranza
“Gli errori di questi 9 anni vanno superati, si dice, ma senza riconoscerli si va poco lontano. Ci sono anni di proposte da cui ripartire, a partire da quelle che arrivano dalla cittadinanza residente”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Avevamo dichiarato molto tempo fa la disponibilità a votare la delibera di oggi. Al Partito Democratico però non interessa cosa fa o suggerisce la sinistra.
Nel momento in cui rompe con Italia Viva, la maggioranza sceglie la chiamata alle armi, con la totalità delle presenze di Partito Democratico e Lista Nardella, per non aver bisogno di altri gruppi.
Sarà per questo che solo una parte delle nostre proposte è stata approfondita e parzialmente accolta. Comunque abbiamo votato a favore della delibera.
Cosa chiediamo, per la città e la sua residenza, fuori da ogni logica dello scambio?
1) Una modifica della legge regionale toscana, per rafforzare l’idea di una nuova categoria d’uso per chi sceglie di aprire attività ricettive in unità immobiliari a destinazione residenziale. Su questo il PD non vuol sentire ragione, sarà perché competerebbe sempre a loro, senza polemiche con il governo nazionale?
2) Introdurre un meccanismo di controllo da parte del Comune che eviti in ogni modo automatismi di passaggio da residenziale a residenziale usato a fini turistico-ricettivi.
3) Introdurre, con il registro pubblico, una forma di divulgazione digitale che con una mappa geolocalizzata di facile consultazione per permettere a chiunque di identificare quante unità immobiliari a destinazione turistico-ricettive, regolarmente registrate, ci sono nei propri condomini.
A prescindere dal merito, c’è una questione di metodo. Al PD interessa davvero affrontare questo problema? Nel suo intervento di oggi, il Sindaco è sembrato scoprire all’improvviso, dopo 9 anni, l’impatto del turismo in città. L’Associazione Progetto Firenze e il SUNIA da anni denunciano le cose riconosciute solo oggi, peraltro con una sufficienza non giustificata dalle politiche condotte sin qui.
Due considerazioni finali.
Questa delibera reggerà nei tribunali? Sarà interessante da vedere. Speriamo di sì e che ne sia riconosciuta l’estensione a tutto il territorio comunale. Perché il diritto alla proprietà privata riguarda anche chi nei condomini subisce il fenomeno degli affitti brevi o la presenza di bed&breakfast.
Questa delibera basterà? No. Perché la residenza nel centro storico chiede anche servizi, a partire da una ZTL estesa, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, insieme a tante richieste emerse nei Consigli aperti del Quartiere 1, quando si tenevano. Mettere al centro la cittadinanza della politica amministrativa deve diventare sistematico.
E sul diritto all’abitare c’è davvero tanto da fare. Non fermiamoci qui.
(In allegato l’ordine del giorno da noi proposto e approvato).