Cospito: il capogruppo PD smetta di strumentalizzare, proponiamo una soluzione
“Nonostante le offensive dichiarazioni di ieri, ricordiamo che una soluzione è praticabile, stando nel merito della questione e riconoscendo l’urgenza della presa di posizione”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Se fosse solo una polemica interna al Consiglio comunale si potrebbe lasciar correre l’accusa del capogruppo del Partito Democratico. Però si è tirata nel mezzo l’ombra di strumentalizzazione del Giorno della Memoria.
Quindi è opportuno fare chiarezza.
Sinistra Progetto Comune, il 26 gennaio, ha depositato un testo sulla vicenda di Cospito, analogo a quello votato pochissimi giorni prima a Torino. La conferenza capigruppo di quel giorno è quella boicottata da tutte le opposizioni, perché la maggioranza aveva scelto di far saltare la seduta straordinaria in cui deliberare sullo stralcio delle sanzioni.
Si arriva al consiglio comunale del 30 gennaio, che si riunisce la mattina e il pomeriggio, dedicando uno spazio al Giorno della Memoria. Uno degli invitati parla esplicitamente dei valori morali ereditati dall’Europa del secondo dopoguerra e del pericolo di ritenere le persone “non recuperabili”. Spesso diciamo che non ci dobbiamo limitare a parlare del passato, ma interrogarci su come sia stato possibile quanto avvenuto e cosa possiamo imparare dagli orrori del Novecento. Gli ordini del giorno legati al Giorno della Memoria e al Giorno del Ricordo riguardano spesso aspetti legati all’attualità. Volevamo quindi cogliere questi nessi, anche per evitare ogni strumentalizzazione nel merito della vicenda, concentrandoci solo sull’aspetto umano delle condizioni in cui si trova una persona nelle mani dello Stato.
Non ci viene obiettato alcunché, da nessun gruppo consiliare, il 30 gennaio, anche se quel giorno l’ordine del giorno non viene votato.
Alla conferenza capigruppo del 2 febbraio 2023 Sinistra Progetto Comune segnala che a questo punto esistono due atti. Una risoluzione completamente slegata dal Giorno della Memoria e l’ordine del giorno. Chiediamo che venga anticipata la discussione della risoluzione. Il capogruppo del Partito Democratico dice che è contrario ad anticipare la risoluzione, ma che si impegna a discutere l’ordine del giorno prima della seduta del 6 febbraio 2023. Nel verbale di quella conferenza c’è scritto esattamente questo. No alla risoluzione, sì all’ordine del giorno.
Quindi se il problema era il Giorno della Memoria, c’era un’alternativa. Il problema invece è che si era preso un impegno e poi si è scelto di venire meno. L’accusa di voler strumentalizzare è offensiva, stante la conferenza capigruppo del 2 febbraio. Il Partito Democratico, ieri, non voleva parlare di Cospito. C’è un verbale e una risoluzione che dimostrano la cosa.
Il capogruppo del Partito Democratico ha scritto ieri sera che ora il PD lavora su un suo testo, su Cospito. Allora diciamo pubblicamente che siamo disponibili a fare una sintesi e mettere da parte le polemiche. Siamo disponibili a ritirare l’ordine del giorno e modificare la risoluzione, dandogli carattere di urgenza. Anche perché per presentarla gli altri gruppi consiliari hanno già dato il loro consenso in questi giorni.
Quindi ci aspettiamo la fine di ogni polemica. E la disponibilità a guardare al merito delle questioni.