Nuovi buoni spesa? Si evitino gli errori del passato
“Per l’ennesima volta il Consiglio comunale deve apprendere le cose dalla stampa. Sindaco e Giunta coinvolgano i consigli di quartiere e le forze politiche, oltre all’associazionismo attivo sul fronte della solidarietà, per comprendere come evitare situazioni di esclusione e ingiustizie sociali”

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, del gruppo consiliare di Palazzo Vecchio Sinistra Progetto Comune.
“Non sappiamo se altri gruppi consiliari, magari di maggioranza, siano più fortunati del nostro. Però ci chiediamo a cosa serva venire in Consiglio comunale a chiedere unità istituzionale se poi dobbiamo ridurci a leggere la stampa per capire quali strumenti intenda prendere la Giunta per far fronte al nuovo acuirsi della crisi sociali legata al contesto pandemico Covid-19. Lo stesso discorso lo evidenziamo in merito ai quartieri. Il loro coinvolgimento merita di più di vederli solo come esecutori della fase di distribuzione, così come i mesi della cosiddetta fase 1 hanno visto numerose realtà associative e di solidarietà attivarsi per coprire tutto lo scoperto che non viene nemmeno visto dal piano istituzionale. C’è ancora tempo per un veloce confronto, prima di deliberare una questione urgente”.
Lorenzo Alba e Francesca Conti, di Potere al Popolo Firenze aggiungono:
“Con il Decreto Ristori Ter, il Governo ha replicato la formula adottata a fine marzo per l’erogazione dei buoni spesa e/o pacchi alimentari attraverso le amministrazioni comunali (art. 2 Dl 154/20). Ogni ente dovrà emettere un bando in cui stabilire i criteri di accesso per individuare la platea dei beneficiari tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno.