COVID-19
#maicomeprima, per un futuro comune
Sinistra Progetto Comune partecipa alla campagna della Rete delle Città in Comune e rilancia queste proposte anche per il nostro Comune
“Abbiamo già avanzato una proposta specifica da 6 milioni per Firenze (qui).
Sapremo declinare per Palazzo Vecchio ognuna delle richieste lanciate su tutto il territorio nazionale. Perché si possa andare tutto bene occorre un cambio significativo delle politiche europee, nazionali e locali. Serve una visione complessiva radicalmente innovativa e adeguata. La Rete delle Città in Comune va in questa direzione.
Rete delle Città in Comune – Campagna “Per un futuro comune” #maicomeprima
A fronte della dilagante emergenza sociale ed economica dovuta alla diffusione del Covid-19 – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – i Comuni rischiano il collasso, stretti da anni di politiche di tagli, riduzioni dei trasferimenti, blocco delle assunzioni e privatizzazioni, e ora con entrate sempre più ridotte.
Non penalizzare i modelli di sviluppo sostenibili è un dovere!
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“Non dobbiamo tornare a prima. Perché tutto possa andare bene dovremo essere migliori di come eravamo.
Questo – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune in Consiglio comunale Antonella Bundu e Dmitrij Palagi ed i consiglieri di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 1 Francesco Torrigiani e Giorgio Ridolfi – perché la pandemia legata a Covid-19 è diretta conseguenza di un modello di sviluppo insostenibile, che comprende anche il rapporto che le nostre società hanno con gli animali. Ci nutriamo attraverso sistemi iper-intensivi di produzione ed allevamento, dai profitti enormi, mentre i rischi sanitari vengono scaricati sull’intera collettività.
Sars-Cov-2 conferma, in modo devastante, quanto sia necessario ripartire da sistemi produttivi sostenibili: dall’agroecologia, dalle reti di acquisto solidali e popolari, dallo scambio merci di vicinanza. Leggi tutto
25 aprile, a distanza, ma non in silenzio
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“A distanza, senza il pranzo in piazza Poggi e il pomeriggio in Santo Spirito. Sarà un 25 aprile difficile, ma non per questo silenzioso o rassegnato. La Resistenza è nata in periodi ancora più complessi di quelli comunque difficili che stiamo vivendo.
Ci sono tante iniziative telematiche organizzate per domani, tra cui quelle locali dall’ANPI e di Firenze Antifascista. Come Sinistra Progetto Comune limiteremo chiaramente anche i nostri spostamenti, recandoci comunque in alcuni dei luoghi della Resistenza, per rendere il dovuto omaggio alla storia che ha reso libera la nostra Repubblica e la nostra Città. Leggi tutto
Dipendenti comunali: la Regione sbaglia, noi seguiamo?
“Le consigliere e i consiglieri comunali di Palazzo Vecchio dovranno rispettare le stesse norme previste per il personale dipendente del Comune di Firenze, verosimilmente, viste le norme sulla sicurezza sul lavoro. Una soluzione – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – inevitabile e necessaria. Anche se al suo interno contiene lo stesso errore elaborato dalla Regione Toscana per il personale dipendente, di cui il nostro ente ha recepito le indicazioni (che però potevano essere corrette confacentemente alle norme dello Stato).Leggi tutto
Un numero verde per la sicurezza di chi lavora, in Città Metropolitana
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Palagi e Bundu: “Soddisfatti per l’ampia condivisione che questa proposta ha trovato non solo in città ma in tutta l’area metropolitana. Andremo avanti anche in Palazzo Vecchio”
“Passato il primo momento di forte disorientamento, stiamo affrontando il dibattito attorno alla cosiddetta fase 2 dell’emergenza Covid-19. I primi segnali che questa fase potrebbe non essere meno difficoltosa della precedente sono certificati dall’allarme lanciato sia dal Presidente della Regione Toscana che dalla Prefetta di Firenze, sulla facilità con la quale le aziende che vogliono ripartire a produrre lo possano fare con una semplice autocertificazione.
Di fronte a questa situazione crediamo che un numero verde a disposizione di chi lavora, per segnalare condizioni di insicurezza con la garanzia dell’anonimato, sarebbe una forma di tutela importante e concreta, che gli enti locali ed in particolar modo la Città Metropolitana col suo tavolo per il lavoro, potrebbero facilmente istituire, senza grandi spese, prevedendo forme di lavoro agile per garantire la tutela del proprio personale dipendente.