Quale futuro per Firenze? Le nostre risposte

“La sinistra o porta avanti lotte per la giustizia ambientale e sociale, o non è sinistra”


Dmitrij Palagi, Candidato sindaco Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale

Forse Funaro, Saccardi e Schmidt non ritengono che i cambiamenti climatici siano una priorità, ci dispiace che abbiano preferito evitare il confronto delle tante associazioni che ieri hanno organizzato l’evento presso il Teatro Cantiere Florida.

Si dicono coalizioni alternative ma sull’aeroporto sostengono le stesse cose, mentre sul modello di sviluppo si inseguono con polemiche buone solo per la campagna elettorale (perché poi contano le delibere e gli atti del Consiglio comunale).

Riportiamo una sintesi delle risposte che abbiamo dato ieri.

1) Energia

  • ⁠Costruire comunità energetiche dal basso in tutti i territori, dotando di potere decisionale e di spesa i Quartieri, favorendo la nascita di gruppi con cui contrastare la povertà energetica e le diseguaglianze.
  • ⁠Estendere fotovoltaico anche in area UNESCO. Il Comune deve poter avere sovranità su questo.
  • ⁠Rendere fruibile e attendibile il bilancio energetico, mettendo a disposizione di associazioni, cittadinanza e comunità scientifica una banca dati trasparente e capillarmente aggiornata.
  • ⁠Rendere obbligatorio che le nuove edificazioni e il recupero dell’edificato siano possibili solo rendendo gli immobili a zero emissioni.
  • ⁠Rendere gli immobili pubblici a zero emissioni.

2) Mobilità

  • ⁠Rendere progressivamente il TPL gratuito e iniziare un percorso di ripubblicizzazione di quello su gomma, aprendo un confronto con la Regione Toscana.
  • ⁠Mettere al centro il diritto alla mobilità, con un piano straordinario di abbattimento delle barriere architettoniche e rivedendo le occupazioni di suolo pubblico.
  • ⁠Diventare Città 30 in cinque anni, ridisegnando la viabilità con la priorità data alla sicurezza stradale (non basta mettere un cartello, o disegnare sull’asfalto), alla vivibilità e alla depavimentazione.
  • ⁠Favorire la distribuzione di punti di ricarica elettrica su aree pubbliche e private.
  • ⁠Dare continuità alle ciclabili, realizzandole su corsia separata ovunque possibile.

3) Overtourism e aeroporto

  • ⁠Contrarietà a ogni ipotesi di nuova pista, con la tutela immediata della popolazione sorvolata e il ridimensionamento dello scalo di Peretola, garantendo continuità occupazionale anche in un piano di ridimensionamento progressivo dello scalo attuale.
  • ⁠Sviluppo del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino e del Parco della Piana.
  • ⁠Disinvestire sulla promozione turistica e realizzare una banca dati accessibile su flussi, consumo di risorse, consumo della città, fruibilità dei servizi condivisi con la residenza, costi ed esternalità che su questa si riversano .
  • ⁠Rendere trasparente la destinazione specifica della tassa di soggiorno.

4) Economia circolare

  • ⁠Rendere chiaro il calcolo degli importi TARI e creare società di gestione dei servizi essenziali che non facciano profitto, quindi bloccare il processo della multiutility.
  • ⁠Sviluppare una logistica sostenibile, a partire dal ruolo di Mercafir e coinvolgendo l’ex GKN di Campi Bisenzio per la produzione di mobike (oltre a ipotizzare un sistema pubblico di trasporto merci, anche usando la tramvia).
  • ⁠Favorire la nascita di consorzi pubblici, come da proposta di legge del Collettivo di Fabbrica ex GKN, per recuperare spazi inutilizzati e sostenere esperienze positive di artigianato, di recupero e di riciclo.
  • ⁠Disincentivare l’usa e getta, oltre a favorire comportamenti virtuosi nella grande distribuzione.

5) Alimentazione e agricoltura

  • ⁠Supportare tutte le esperienze comunali e metropolitane di filiera corta.
  • ⁠Favorire diete che prevedano una forte riduzione dell’uso di carne, contrastando le logiche dell’allevamento e delle produzzioniintensive.
  • ⁠Proseguire nell’internalizzazione dei servizi di mensa, garantendo la tutela occupazionale di chi ora opera in appalto e non compromettendo il modello di Qualità e Servizi (visto che aumenterà di molto il bacino di utenza).
  • ⁠Accordi di redistribuzione dell’invenduto, gestita dal pubblico e dal volontariato puro.

6) Biodiversità

  • ⁠Tutelarla e rafforzarla. Questo sarà più semplice internalizzando la gestione del verde urbano e i servizi vivaistici.
  • ⁠Gestire le Cascine direttamente come Comune e Quartieri, senza ipotesi di fondazione. Sviluppare vivibilità dell’Arno e sistema dei parchi garantendo universale accessibilità e fruibilità degli stessi, attraverso presidio del territorio con servizi e attività.
  • ⁠Realizzare un’area pubblica di conferimento per materiali di risulta da interventi su verde urbano, per rafforzare il ruolo del Comune e dei Quartieri in questo ambito.