Come sempre si chiede di pagare ai più poveri e non ai più ricchi
“Abbiamo ascoltato alcune affermazioni di intellettuali (Cacciari, Boeri) che si ritengono – verosimilmente a torto – dei progressisti. Perché, al di là della loro competenza specifica, la loro visione della politica e del lavoro – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – è, in una parola, da borghesi “arrivati”, con lauti stipendi.
Siccome mettiamo in cassa integrazione alcune classi lavoratrici del privato, allora riduciamo per un po’ gli stipendi ai lavoratori pubblici. Questa la loro teoria. Così, indiscriminatamente, per mera analogia, perché un 2contributo di solidarietà”, prelevato a forza di chi già magari fatica ad arrivare alla fine del mese, va sempre bene. Non ci pare di avere sentito invece qualcosa di più sensato a proposito dei parlamentari o dei grandi manager delle aziende di Stato o degli alti dirigenti dei ministeri o dei generali… No, per carità…