“La politica non può limitarsi a commentare le decisioni dei grandi colossi economici”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
In linea generale ci piacerebbe un Comune che non ringrazia le multinazionali, semplicemente commentando le loro decisioni. L’impatto ambientale della logistica e della grande distribuzione vede responsabilità inevitabilmente forti da parte dei nomi più “grandi”.
Nello specifico dobbiamo però prendere atto che la Giunta si è dimenticata dell’ex GKN, nonostante l’Assessore Giorgio abbia un’esperienza di carattere metropolitano che comprende anche la piana e Campi Bisenzio.
Le cargo bike sono uno dei punti centrali del piano industriale proposte dal collettivo per l’impianto chiuso a seguito di calcoli finanziari.
La solidarietà deve tradursi in azioni concrete.
Chiederemo tutti gli atti, per capire da dove nasce la messa a disposizione del deposito di Aleardi (su cui la cittadinanza aveva avanzato proposte nel tempo) e se ci sia la possibilità di recuperare l’evidente rimozione, che sia più o meno voluta. Nel frattempo proporremo che il Patto di Solidarietà si declini in un accordo con la Cooperativa GFF, capendo quali sono gli spazi riconosciuti al colosso del commercio.
Alla politica chiediamo di non essere subalterna a logiche di comunicazione e marketing.
“Presentazione del libro “Troncamacchioni”, insieme all’autore, Simona Baldanzi e Francesca Di Marco”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Palazzo Vecchio è casa del Collettivo di Fabbrica ex GKN e del movimento Insorgiamo che è nato in solidarietà a una lotta che appartiene solo al territorio.
Per fortuna il Consiglio comunale non ha mai fatto mancare il suo voto favorevole, a partire dalla seduta notturna del novembre 2022, a tutti gli atti che cercano di supportare concretamente le istanze, nonostante a oggi ci sia ancora tantissimo da fare da parte delle istituzioni.
Siamo felici che Sala Firenze Capitale possa ospitare un evento in avvicinamento verso la nuova edizione del Festival di Letteratura Working Class, con la presentazione del nuovo libro di Alberto Prunetti Troncamacchioni. Insieme a lui ci saranno la scrittrice Simona Baldanzi e Francesca Di Marco dell’APS SOMS Insorgiamo.
La presentazione è per noi anche il modo di confermare l’adesione all’appello «Per un polo della cultura “working class” a disposizione della reindustrializzazione della ex Gkn», che riportiamo qui sotto.
Secondo la legge Orlando-Todde (234/2021, comma 228), giornalisticamente denominata “legge antidelocalizzazioni”, il piano sociale alternativo ai licenziamenti dovrebbe comprendere quattro punti, tra cui: “gli eventuali progetti di riconversione del sito produttivo, anche per finalità socio-culturali a favore del territorio interessato”. Tale legge era stata imposta dal Tribunale di Firenze alla ex Gkn (Qf) nel dicembre 2023, senza che Qf poi decidesse di applicarla.
Ci sono molte altre ragioni però che ci portano oggi ad avanzare una proposta quasi unica nel suo genere: un polo della cultura “working class” nel perimetro della reindustrializzazione della ex Gkn.
Un progetto che è a disposizione della reindustrializzazione, un contributo alla saturazione degli spazi della fabbrica.
Siamo stati parte piena della difesa della fabbrica, ci sentiamo pienamente partecipi alla sua ripartenza. In un paese dove spesso si afferma che “con la cultura non si mangia”, un vasto spettro di forze culturali, letterarie, storiche, documentaristiche, di ricerca ha contribuito positivamente alla lotta per la difesa dei posti di lavoro, più di tutte le cosiddette “forze economiche” del capitale.
Ci sentiamo parte, insieme a lavoratori e territorio, di quell’equity morale e reale da cui riparte la fabbrica socialmente integrata. Senza l’intero spettro della potenza narrativa di letteratura, documentario, cinema, podcast, festival, teatro, sarebbe anche solo difficile pensare un simile successo dell’azionariato popolare diffuso.
Inoltre, pur nella vicenda drammatica di licenziamenti e stipendi non pagati, quanto è successo alla ex Gkn in questi tre anni e mezzo è stato un fatto che appartiene ormai alla storia del movimento operaio. Storia che si aggiunge a storia, se consideriamo che la ex Gkn eredita la storia sindacale della Fiat. Rivendichiamo una sorta di vincolo “paesaggistico” e “storico” su quell’area.
Sia detto anche che da anni si fa strada l’idea di una storiografia dal basso, dove la narrazione sia agita prima di tutto da chi è protagonista del lavoro e delle sue lotte. E la ex Gkn ne è stata degna esempio. Campi Bisenzio, inoltre, con i suoi Festival di Letteratura Working Class è diventata il centro internazionale di un movimento letterario in espansione.
Attorno alla ex Gkn, può infine rivitalizzare una attività documentaristica e filmica che abbia sia al centro la ex Gkn stessa, sia le numerose e “storiche” lotte che si sono sviluppate e si stanno sviluppando nella piana fiorentina.
Infine segnaliamo che numerosi archivi del lavoro giacciono nella nostra regione privi di adeguati spazi a partire dallo stesso archivio dell’Flm Toscana (Federazione Lavoratori Metalmeccanici).
I progetti “culturali” di solito avvengono nei siti industriali, magari quelli vicino al centro, dopo anni che tali siti sono rimasti abbandonati, come fenomeno di gentrificazione. Qua invece siamo a un progetto che anticipa la deindustrializzazione e la combatte a favore di una reindustrializzazione ecologica, sociale, in piena armonia con il territorio e la sua storia.
Il polo della cultura working class sarebbe unico nel suo genere perché comprenderebbe: 1- un archivio e un polo museale “per sé”; la storia della Fiat Firenze e di questi tre anni di lotta 2 – gli archivi operai della zona con un polo museale dedicato 3 – una biblioteca della letteratura working class 4 – la sede del centro permanente dei Festival europei della letteratura working class 5 – un centro audiovisivo del movimento operaio della piana fiorentina 6 – un centro di formazione e di realizzazione documentaristico e filmico, a partire dai progetti filmici che sono già oggi in campo.
Diciamo infine che tutto questo non avverrebbe in qualche vecchio palazzo del centro urbano, ma lì nella periferia spesso asservita a cemento e abbandono. A due passi dal deposito di Calenzano, dove si è spalato per il fango, nei luoghi dove si è lottato contro la delocalizzazione, circondati da capannoni dove spesso si lotta contro il lavoro precario e nero.
“Nel giorno in cui esce la notizia della vendita immobiliare della proprietà era importante evitare di ignorare la sostanza delle cose”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
In aula ci è stato chiesto quale era l’obiettivo del nostro ordine del giorno su ex GKN. Rispondere a richieste precise arrivate dalla due giorni in cui è stato presentato il piano industriale. C’è una scadenza, quella del 15 novembre. Entro tale data la cooperativa GFF deciderà se andare avanto o no, anche sulla base delle reazioni registrate dalle istituzioni.
Con una settimana di ritardo rispetto a quanto avremmo voluto, arriva un ordine del giorno importante. Emendato dal Partito Democratico, ma che aveva già il sostegno di AVS-Ecolò, Firenze Democratica, Lista Schmidt, Lista Funaro e Movimento 5 Stelle, passato con l’astensione di Fratelli d’Italia. Ringraziamo quindi il grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i gruppi consiliari. Evitare strumentalizzazioni e polemiche.
Ci è stato chiesto di riconoscere la convocazione del tavolo da parte della Regione Toscana domani ed è stata aggiunta la pessima notizia della vendita della proprietà a società immobiliari.
Purtroppo è stato chiesto di togliere anche il sostegno diretto alle manifestazioni di interesse, ma entro il 15 novembre sarebbe stato difficile immaginare una variazione di bilancio (che pure invitiamo a prendere in considerazione).
È rimasto un punto centrale. Dare pareri che dimostrino la validità del piano industriale. Così come è rimasta la solidarietà per la vertenza che ha preceduto e seguito l’aggressione al presidio del SUDD Cobas a Seano, a cui è seguita un’importante manifestazione a cui hanno partecipato anche diverse figure istituzionali e diverse organizzazioni sindacali, come la CGIL Toscana.
Quella di ex GKN non è la lotta di Sinistra Progetto Comune. Non è una lotta di sinistra. È una lotta che appartiene al territorio e Palazzo Vecchio ha confermato che non prende le distanze da questa posizione. Avevamo temuto il peggio, con forte preoccupazione. A maggior ragione esprimiamo soddisfazione per essere riusciti a scampare un disastro politico, ringraziando tutte le parti che hanno costruito il percorso di sintesi.
“Sostegno anche alla campagna di azionariato popolare. Ogni giorno senza stipendio è un attacco alla dignità del lavoro”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Mentre la politica parla, il personale dell’ex GKN continua a essere senza stipendio. È quindi fondamentale dare risposte concrete.
L’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale oggi (senza voti contrari, con qualche astensione e non voto delle destre) aggiunge il Comune di Firenze a quelli che chiedono l’approvazione della proposta di legge avanzata dal Collettivo di Fabbrica, insieme a tante realtà solidali. Il testo è già all’interno del Consiglio regionale e serve permettergli di trovare finalizzazione e attuazione.
Si tratta anche di un modo di prendersi cura del territorio, evitando speculazione e consumo del suolo.
Non a caso la prossima mobilitazione internazionale coincide, in una delle sue giornate, con l’11 ottobre, in cui è convocato un nuovo sciopero globale per il clima, indetto dai Fridays For Future.
Non è un caso che il Collettivo sia stato centrale nell’autorganizzazione della solidarietà scesa nel fango durante l’alluvione della piana fiorentina e dell’Emilia Romagna, dove sono anche in queste ore le Brigate di Solidarietà.
Ringraziamo il Partito Democratico e Firenze Democratica per aver proposto emendamenti sulla necessità di coinvolgere il Governo nazionale e sostenere la campagna di azionariato popolare. Oggi Palazzo Vecchio ha rinnovato il senso del Patto di Solidarietà con la Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo. Chiediamo di ricominciare con gli incontri e i confronti in Città Metropolitana, con il nuovo assessore al lavoro Danti.
“Commissione 9 di ieri utile per riprendere una mobilitazione che non deve lasciare sola la società”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
La proposta di legge regionale nata dal percorso del Collettivo di Fabbrica ex GKN deve svilupparsi e trovare rapidamente applicazione. Lo hanno chiesto in molti Consigli comunali e a breve chiederemo di fare lo stesso nel Salone de’ Dugento, rinnovando il senso del Patto di solidarietà approvato nella precedente consiliatura.
La mobilitazione prosegue e ha un calendario di iniziative già fissate tra settembre e ottobre. La società non va però lasciata sola. Devono riprendere gli incontri in Città Metropolitana, coinvolgendo Palazzo Vecchio ed evitato il meccanismo per cui ci si limita a scaricare responsabilità (che pure ci sono) sul Governo nazionale e soprattutto sull’inaccettabile comportamento dell’attuale proprietà dello stabilimento.
Ringraziamo la Presidente della Commissione 9 Beatrice Barbieri, il Consigliere speciale lavoro e crisi industriali della Regione Toscana Valerio Fabiani e l’Assessore con delega al lavoro Dario Danti per lo spazio dato al nostro ordine del giorno, così come tutte le persone intervenute nel corso della discussione, durante la seduta di ieri pomeriggio.
Ci fa piacere che si sia ribadita la vicinanza umana a chi continua a vivere senza stipendio e anche l’articolato dibattito che ha registrato posizioni plurali, a seconda delle sensibilità dei gruppi. Ricordiamo che alla passeggiata da San Miniato al Monte erano presenti sia Schmidt che Funaro, in quel momento di attesa dell’esito del ballottaggio.
Confidiamo quindi che entro fine mese arrivino proposte di emendamenti e si possa procedere rapidamente all’approvazione dell’atto. Contestualmente chiediamo alla Sindaca e alla Giunta di dare concretezza al patto di solidarietà, riprendendo il confronto diretto con la SOMS Insorgiamo.
“Al fianco del nuovo gesto di protesta, per evitare che il silenzio consumi una mobilitazione importante per il territorio”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
A cosa serve il potere politico se non guarda negli occhi il potere economico?
Dove sono Governo, Regione Toscana e Comune di Firenze rispetto all’ipotesi di un intervento del pubblico per garantire la continuità produttiva sul nostro territorio?
Il Collettivo di Fabbrica ex GKN non chiede soldi, ma lavoro. Non per sé ma per tutta la nostra area metropolitana.
Dove sono le destre sovraniste che parlano di difendere gli interessi del Paese?
Riconosciamo ai nostri enti locali una maggiore apertura all’ascolto e al confronto. Ma servono a poco se non arrivano risposte.
Ribadiamo oggi – nel giorno dell’ennesima protesta per evitare che il silenzio consumi la vertenza – il nostro totale sostegno alle richieste: commissariare Qf, pagare gli stipendi e intervenire con pianificazione pubblica per riprendere a produrre e lavorare nello stabilimento.