Urbanistica: quando la politica si sente intoccabile
“Quanto sono brutte le regole. Soprattutto se colpiscono persone senza diritti. O quelle classi lavoratrici che nonostante i loro sforzi restano tagliate fuori dalla redistribuzione delle ricchezze… Ma quelle regole – sottolineano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – piacciono tanto a chi ci governa, di centrosinistra o di centrodestra che siano.
Le regole che non piacciono a chi ci governa, di centrosinistra o di centrodestra, sono quelle che garantiscono (per ora) a chi fa giornalismo di fare giornalismo e alla cittadinanza attiva di esercitare i propri diritti, anche in forma associativa. Che poi sono forme di tutela dei diritti, più che regole.
Il servizio di Report doveva riportare quanto la Giunta a canali unificati sostiene quotidianamente, senza contraddittorio? Perché forse non se ne accorgono ma al Consiglio comunale non viene data quella centralità che dovrebbe avere, nel dibattito pubblico, anche da parte di chi governa. Il problema nasce da lontano ed è complessivo, ovviamente, favorito dal perverso meccanismo dell’elezione diretta del Sindaco, che lo fa sentire legittimato a essere il “capo” (quando in democrazia non esistono capi). I capi parlano senza contraddittorio, chi fa giornalismo non può valutare liberamente chi ritiene corretto sentire per fare informazione (davvero la reazione scomposta ci lascia spiazzati).Leggi tutto