Cascine, ex Ippodromo Le Mulina: continuiamo ad avere un problema

“Dopo un S.o.s. Lady Radio abbiamo richiesto aggiornamenti. Tra il Comune di Firenze e la Pegaso S.r.l. deve esserci un confronto politico per il futuro dell’immobile”


Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune

Dopo la sentenza dell’anno scorso, con cui il Consiglio di Stato confermava la concessione dell’ex Ippodromo Le Mulina alla Pegaso S.r.l., non ci sono state novità rilevanti in positivo per quest’area delle Cascine. Anzi.

Tra debiti fuori bilancio, spese legali e operazioni di pulizia straordinaria, Palazzo Vecchio ci risulta abbia speso quasi 310.000 euro tra 2023 e 2024. Al 15 luglio 2024 però la Pegaso S.r.l. risulterebbe non avere ancora versato i quasi 125.000 euro che il nostro Ente le chiede come canone di concessione.

Non solo: dalla documentazione vista a seguito di accesso agli atti, ci risulta che non ci sia adeguata manutenzione dell’area, anche del verde urbano e delle alberature (sappiamo bene quanto sia importante prevenire il rischio di cadute alle Cascine, come in tutta la Città).

Si aggiunge una situazione specifica recente per una cabina elettrica, la cui sicurezza risulterebbe compromessa.

Dopo i fatti dell’estate 2023, che hanno portato a controlli, contestazioni e polemiche pubbliche, continua a esserci un’enorme questione politica aperta, nei rapporti tra il Comune e questa società.

La Sindaca o l’Assessore di competenza hanno intenzione di chiedere un incontro e garantire un futuro fruibile, accessibile e non declinato solo per il profitto, per l’ex Ippodromo?

Abbiamo depositato un’interrogazione questa mattina, a seguito di documentazione richiesta dopo un S.O.S. Lady Radio. L’emittente radiofonica aveva infatti diffuso una serie di informazioni che era necessario approfondire: la cosa più curiosa è che il progetto presentato negli scorsi mesi, su cui la Direzione patrimonio ha dato nulla osta, non sembra essere stato portato avanti. Che fine ha fatto? Intanto abbiamo chiesto di poter vedere anche questo. In attesa di risposte ribadiamo la necessità che Palazzo Vecchio non si limiti a gestire la questione come se fosse solo tecnica.