“Già Consigliere regionale, ha accompagnato i lavori del Comune di Firenze anche in questa consiliatura”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Angelo Baracca è stato anche consigliere regionale, eletto nella circoscrizione di Firenze nel giugno del 1985, con Democrazia Proletaria (e ancora nel 1990 con i Verdi).
Lasciò poi l’incarico per l’impegno accademico, essendo uno scienziato fortemente impegnato contro il nucleare civile e militare. Come docente di fisica è stato un riferimento fondamentale per il mondo della ricerca.
In queste ore, appresa la notizia della sua morte, si susseguono ricordi di lotte e impegni, sulle piattaforme digitali e tra le varie telefonate.
La notizia dell’aggravarsi fatale delle condizioni di salute ci aveva raggiunto alcuni giorni fa, attraverso un suo messaggio, in cui ha voluto ricordare il suo ateismo e l’attesa del silenzio.
In questa consiliatura Angelo Baracca aveva continuato a dare la disponibilità delle sue competenze sul fronte del nucleare (in Commissione 7) e segnalandoci i problemi di accessibilità del trasporto pubblico locale, oltre che preoccupandosi dell’incolumità di chi si sposta in bicicletta.
Il nostro gruppo consiliare lo ricorda con profonda gratitudine e partecipa al dolore della famiglia, di chi ha condiviso percorsi importanti di militanza e di impegno accademico.
“Il testo della comunicazione effettuata durante la seduta del 24 luglio 2023 in Consiglio comunale a Firenze”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
La notizia della morte del Professor Giancarlo Garfagnini è arrivata pochi giorni fa, dal sito dell’Università degli Studi di Firenze. Ho la possibilità di ricordarlo come suo ultimo laureando. Un titolo di cui non ho merito, ma che non per questo sento meno importante. La Professoressa Anna Rodolfi, quando le ho chiesto dell’opportunità di questa comunicazione, ha usato un’espressione bella. Oggi abbiamo uno spazio per far “risuonare” in questo Palazzo il nome di un maestro della storia del pensiero politico, medievale e rinascimentale.
Immagino la sua possibile ironia sul fatto che questo avviene nel Salone de’ Dugento e non in quello a noi vicino dei Cinquecento, voluto da Girolamo Savonarola, a cui sono dedicati molti degli studi di Garfagnini.
Stiamo parlando di un ricercatore e di un professore che ha dato moltissimo alla nostra città e ai suoi legami intellettuali con il resto del mondo.
Ricordo uno dei caffè al Chiaroscuro presi in via del Corso (oggi quel locale non c’è più). Parlavamo di come Firenze, nei secoli, non abbia saputo mostrare grande amore per la sua Università. Nel suo sorriso, dolce e fermo, c’erano leggerezza e profondità.
Viviamo in una società dove si usa dire che le persone miti non possono fare politica. Abitualmente si pensa che l’umiltà non sia una virtù, se si vuole concorrere ai momenti elettorali. Al Pellegrino, dove era il Dipartimento di Filosofia, ho potuto imparare che questa è solo un’opinione. Lecita, ma non l’unica. In quest’aula agiamo con le parole. Non siamo in una sala chirurgica, dove dobbiamo operare d’urgenza le persone a cuore aperto. Ma abbiamo comunque un compito importante, occuparci del bene comune della nostra città. Non sempre dimostriamo consapevolezza.
Siamo il Comune che nel medioevo elabora un’ideologia di “florentina libertas”, che si pensa come modello nella nascita di un nuovo panorama europeo. Oggi la dimensione nazionale sembra essere inadeguata alle sfide della globalizzazione: anche per questo è fondamentale tornare a dare centralità al senso del bene del comune e del vivere in società.
Savonarola ci ha invitato a essere una nuova Gerusalemme. Garfagnini ha saputo scrivere di lui e di altre figure intellettuali centrali in quei secoli, evidenziando come la fede in Dio fosse spesso fede nell’umanità. L’aspirazione a essere la parte migliore di noi, di saperci mostrare al servizio di chi abbiamo intorno, della comunità. Costruendo le condizioni perché la corruzione delle istituzioni non possa affermarsi, attraverso una democrazia che si riconosce nella dimensione di popolo.
Dai suoi studi, dalle sue ricerche, dalla sua capacità di trasmettere il sapere, si possono trarre lezioni fondamentali sul potere, capaci di indirizzare le scelte della contemporaneità. Prima di leggere un estratto di uno dei suoi studi vorrei ricordare altri due aspetti. Nonostante la discrezione del Professor Garfagnini era semplice comprendere il profondo legame con la sua famiglia e con l’insegnamento di Eugenio Garin.
In un suo saggio sulla ricezione di Platone in epoca medievale, si parla di un progetto politico finalizzato alla pace ed alla tranquillità della cittadinanza, perché solo così si può garantire «all’uomo di poter esplicitare la propria dignità e mirare alla felicità». Una felicità diversa da quella che nelle nostre società spesso si invita ad esibire, su base individuale. Una felicità radicata in un fine comune che riconosce le pluralità, ma comunque ricerca la capacità di riconoscersi in una stessa umanità, dando ristoro a chi prova stanchezza e oppressione.
«Dio crea e conserva il mondo, il suo essere è garante dell’esistenza, del mondo della natura come di quello dell’uomo. Se ciò è un sogno, bisogna dire che non è il peggiore dei sogni, e dopo tutto l’uomo non è Dio, può solo sforzarsi di avvicinarglisi».
“Docente dell’Università di Firenze, protagonista degli studi di filosofia medievale”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Per conoscere il pensiero politico di Savonarola non si può prescindere dagli studi di Giancarlo Garfagnini, così come per molti autori del medioevo.
La notizia della sua morte è stata data oggi dall’Ateneo, che lo ha ricordato anche come professore ordinario di Storia della filosofia medievale e come allievo di Eugenio Garin.
Firenze si considera spesso la “città di Dante”, anche per questo come territorio dobbiamo molto al percorso di ricerca del Professor Garfagnini.
Era persona non estranea all’ironia, che usava per ricordare gli articolati rapporti nei secoli tra la comunità accademica e il resto del tessuto cittadino.
Il nostro Comune esisteva da molto prima della nascita dello Stato italiano. La storia della filosofia medievale può aiutare in modo decisivo a capire da dove nasce il diritto contemporaneo e la nostra società.
Il Professor Garfagnini insegnava l’importanza della parola e del pensiero, indicava la profondità che deve avere il pensiero politico, fuori dall’estemporaneità ma mai separato dal tempo concreto.
Esprimiamo il cordoglio del Gruppo e la vicinanza a chi lo ha conosciuto più da vicino, a partire dalla famiglia.
“Ci stringiamo attorno all’ANPI e a chi lo ha conosciuto meglio, Firenze gli deve molto”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune Lorenzo Palandri – Rifondazione Comunista Firenze
Queste le parole di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, del gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune. «Ci aggiungiamo al cordoglio del Sindaco. Abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di poter conoscere chi ha attraversato la Resistenza al fascismo e la Liberazione del Paese. Ormai sono sempre meno queste possibilità. La banalizzazione della storia è un rischio vero, di cui vediamo già tanti segnali. La nostra intransigenza, verso ogni forma di fascismo. C’è chi dice che non ha più attualità, ma sappiamo bene i pericoli dietro questa posizione. Mandiamo un pensiero di vicinanza a chi è più colpito anche sul piano umano».
Queste le parole di Lorenzo Palandri, Segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista Firenze. «Agresti è stato iscritto a lungo presso il Circolo del nostro Partito dell’SMS di Rifredi. Tutta la nostra comunità si stringe attorno alle compagne e ai compagni, sapendo quanto la sua presenza fosse importante per la casa del popolo e il territorio. Sappiamo bene quanto dentro l’ANPI e l’antifascismo ci fosse una pluralità di posizioni su tante questioni. Questo non ha mai impedito la chiarezza dell’appartenenza a un’area imprescindibile, quella dell’antifascismo. Alla sinistra di oggi spesso manca molto la capacità di discutere in modo costruttivo, rispettare le differenze, ricercare unità e sintesi. Chi ha conosciuto Leandro Agresti proverà a evitare questo errore».
“Una notizia dolorosa per tutto il mondo della cultura, non solo per la sinistra”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
La notizia della morte di Citto Maselli colpisce tutto il mondo del cinema e della cultura.
Nelle sue opere vive l’impegno di un intellettuale antifascista e comunista, contrario a ogni istanza dogmatica, capace di rinnovare il suo impegno per tutta la vita, che portava ancora avanti anche dentro il Partito della Rifondazione Comunista.
Alle comunità che hanno condiviso con lui pagine importanti di vita e storia vogliamo far arrivare il nostro cordoglio, in particolare alla compagna Stefania Brai, costantemente al suo fianco.
Solo pochi giorni fa aveva sottoscritto l’appello per la manifestazione lanciata dal Collettivo ex GKN di questo sabato, confermando l’adesione a ogni mobilitazione portata avanti per un mondo migliore, nello spirito del Social Forum e di un superamento dello stato di cose presenti.
Ci uniamo quindi al dolore e all’affetto che vengono espressi in queste ore.
“La notizia della morte del partigiano Fumo è una terribile notizia per tutta la città”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune Vincenzo Pizzolo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
Ci stringiamo intorno all’ANPI e a tutte le comunità antifasciste della nostra città, per salutare Sergio Bini, il partigiano Fumo, di cui giunge la notizia della morte in queste ore.
Tanti i messaggi delle compagne e dei compagni, a conferma dell’importante riferimento della sua figura, non solo per la storia di Castello ma per tutta la città.
Il compito di tenere viva la memoria antifascista si fa di anno in anno più complesso, mentre la storia perde il suo ruolo di riferimento nel dibattito pubblico.
Domani alle 17.00 alla Casa del Popolo di Castello, in via R. Giuliani 374, sarà possibile ricordarlo in un momento collettivo.