Direzione generale: la Sindaca parte male
“Se quanto riportato da Repubblica corrisponde al vero tutto sembra destinato a non cambiare”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Tra il 2019 e il 2024 abbiamo avuto più volte modo di dire che la Direzione generale è sembrata contare più della Giunta su troppe partite. Un fraintendimento di ruoli e responsabilità tra politica e tecnica che appare grave.
Quanto riportato oggi su la Repubblica di Firenze ci sembra si possa riassumere con una citazione: “bisogna che tutto cambi perché nulla cambi”.
Cambiare Direttore generale in Comune, lasciandolo in Città Metropolitana e sui progetti legati al PNRR, sostituendolo in Palazzo Vecchio con una dirigente che già siede vicino al nuovo incarico è un errore, un brutto modo di iniziare e un chiaro segnale di una continuità con la precedente amministrazione.
Una continuità che si rafforza con incarichi dirigenziali specifici anche a personale in pensione per seguire progetti legati al PNRR.
Come nella precedente legislatura ribadiamo un altro punto fondamentale: gli incarichi dirigenziali esterni (cosiddetti 110) andrebbero ridotti e valorizzato il personale dell’Ente. Nel 2010 il TAR sospese una nomina fatta dall’allora Sindaco, che è anche tra quelle ancora in vigore.
Le norme parlano della necessità di ruotare gli incarichi apicali. Ci sono nomine che partono dal 2010 e proseguono ininterrotte.
Altro che Fronti Popolari e nuove stagioni, se tutto rimane come era, soprattutto se la discussione politica del Consiglio rimane distante dai luoghi in cui le decisioni vengono prese.