Viale Redi: bocciato un ordine del giorno che chiedeva dialogo
“Era un testo coerente con l’impegno contro le isole di calore e che provava a trovare un punto di mediazione”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Su viale Redi si è consumato un lungo braccio di ferro tra Comune di Firenze e una parte della cittadinanza: cinque notti, che hanno registrato un progressivo aumento di partecipazione.
I conflitti vanno riconosciuti e la parte politica che gestisce il potere ha il dovere di ascoltare. Anche perché l’impegno esplicitato dal Salone de’ Dugento contro le isole di calore aveva come naturale conseguenza la presa d’atto di quanto segnalato anche da Italia Nostra: abbattere decine e decine di alberi a ridosso della stagione più calda, non crea un’isola di calore?
L’ordine del giorno presentato – sottoscritto anche dal Movimento 5 Stelle, che ringraziamo – si limitava a dire: prima di procedere, si incontrino le realtà contrarie. Realtà in grado di elaborare proposte alternative. E dispiace che chi ha funzioni di governo parli della necessità di ascoltare “più gli esperti e meno le persone che hanno meno competenze e informazioni”. Anche perché ci sono invece persone esperte e competenti che si oppongono e propongono, persone che il progetto di viale Redi l’hanno scaricato e letto attentamente. Ma più in generale c’è l’aspetto politico di un problema, che non è di una parte politica, ma riguarda come si governa un territorio.
Chiedevamo di dialogare, per discutere proposte e idee diverse. Purtroppo l’atto è stato bocciato, ma continueremo a chiedere un modo di governare la città diverso