Servizi territoriali sotto pressione: servono risposte
“Lunedì question time per avere informazioni su come la Giunta intenda far fronte alle diverse criticità sottolineate dalle organizzazioni sindacali”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Oltre 2.000 pratiche arretrate e la continua necessità di effettuare straordinari, di fatto obbligatori: questa è la situazione dei servizi territoriali (dalle richieste di residenze ai matrimoni), destinati a dover far fronte anche ai possibili referendum di giugno.
Nuovo personale è ipotizzato per marzo, ma mancano certezze ed è difficile ipotizzare come programmare le attività in futuro.
Chi attualmente è in servizio si trova a dover far fronti a una situazione quasi ingestibile. L’elenco dei problemi è purtroppo lungo: le pressioni della cittadinanza, provata dalla pandemia e spesso nervosa, la necessità di formare le nuove figure senza adeguati riconoscimenti, il rischio che lo smart working penalizzi, l’obbligo di dover evadere le pratiche digitali in tempi che le rendono più veloci di quelle cartacee.
Le rappresentanze del personale dipendente riconoscono la disponibilità della nuova dirigente, ma temono l’assenza di adeguata volontà politica da parte della Giunta: vorrebbero un confronto sistematico che possa cambiare in medio l’organizzazione complessiva del lavoro.
Come cerchiamo di ricordare costantemente, “la macchina di Palazzo Vecchio” va avanti grazie alla generosità del personale, ai suoi turni “volontari” e straordinari: tutto questo è ingiusto, specialmente se persiste sul lungo periodo.
Speriamo lunedì di poter registrare una presa in carico della situazione da parte del governo comunale, soprattutto nella disponibilità ad accogliere le proposte dal basso.