Parcheggio interrato al Cestello e ZTL: serve un cambio di linea!
“Sosteniamo la richiesta della cittadinanza di un’audizione presso le Commissioni 3 e 6 di Palazzo Vecchio”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Francesca Lupo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
È arrivata la risposta a un’interrogazione di alcune settimane fa. Avevamo chiesto come mai il Comune di Firenze ha un contenzioso con Villa San Giorgio S.r.l. per non vedere realizzato un parcheggio interrato sotto Palazzo Serristori, mentre insiste con l’ossessione di realizzarlo in piazza del Cestello.
Non ci rassicura molto. «La trasformazione del complesso immobiliare Demidoff è avvenuta prima dell’aggiornamento delle pericolosità effettuata con l’elaborazione dei nuovi strumenti urbanistici. La previsione del parcheggio di piazza del Cestello è stata scrutinata avendo a riferimento gli aggiornamenti della pericolosità idraulica contenuta nei nuovi strumenti non rilevando condizioni idrauliche che impediscano l’esecuzione del parcheggio interrato previsto».
I nuovi strumenti a che documenti hanno portato? Circa sei mesi fa non ci è stato fornito nessun atto, a fronte della nostra richiesta. Adesso cercheremo di capire meglio se davvero si possa considerare questa parte dell’Oltrarno esente da pericoli idrogeologici.
La nostra contrarietà comunque rimarrebbe, perché si arriverebbe a crea l’ennesimo attrattore di traffico, con cui si rafforzerebbero le logiche della rendita.
Con l’occasione rendiamo esplicito il nostro sostegno alla richiesta di audizione formalizzata dal Comitato Oltrarno Futuro, fatto alle commissioni competenti del Comune. Al Quartiere 1 abbiamo già ottenuto un parere favorevole su questo passaggio, ma manca ancora Palazzo Vecchio. La cittadinanza offrirebbe un’occasione importante per chiedere conto di cosa sia stato fatto per rafforzare la ZTL, a fronte di un atto di indirizzo approvato a ottobre 2024, ma che per ora sembra essere rimasto privo di qualsiasi conseguenza concreta.
In questi giorni lavoreremo per rendere chiaro come Palazzo Vecchio stimi il bisogno di posti auto e come tutelare al meglio la resistenza sempre più ostaggio di un modello insostenibile di overtourism.