Centro per i rimpatri? La Toscana dica no
“Pericolosa l’indiscrezione che vede la nostra Regione interessata da nuove ipotesi di CPR. La sinistra si organizzerà con determinazione per impedirli”
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune Firenze)
Francesco Auletta (Pisa possibile – Una Città in Comune – Rifondazione Comunista)
Marco Bruciati e Valentina Barale (Buongiorno Livorno)
Aurora Trotta (Potere al Popolo Livorno)
Enrico Carpini (Territori Beni Comuni Città Metropolitana di Firenze)
Beatrice Cioni e Leonardo Masi (Buongiorno Empoli / Fabrica Comune)
Lorenzo Ballerini (Campi a Sinistra)
“In questi anni si sono susseguite le denunce sulle condizioni di disumanità che le persone sono costrette a subire nei centri per i rimpatri, il nuovo nome con cui vengono chiamate le strutture in cui si privano di libertà le persone colpevoli di esistere.
Se fino ad ora, grazie ad una mobilitazione costante, siamo riusciti in Toscana a rigettare il modello repressivo di detenzione in relazione ai cosiddetti flussi migratori, ecco che sulla stampa di oggi escono indiscrezioni sull’operato delle Prefetture toscane con i sindaci dei nostri territori.
I CPR violano i diritti umani e la Costituzione perché privano della libertà persone che non hanno commesso nessun reato, ma sono semplicemente privi di permesso di soggiorno.
I rapporti pubblicati nel corso degli anni dalla campagna nazionale “Lasciateci entrare” parlano chiaro: le condizioni di vita all’interno di questi centri di detenzione sono indegni di uno Stato democratico.Leggi tutto