Palazzo del Podestà: il Comune ha ostacolato l’autorecupero
“La sentenza riconosce le ragioni della Cooperativa, per un importo relativamente piccolo, ma sulla base di argomenti importanti politicamente”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Marco Ottonieri, Sinistra Progetto Comune Quartiere 3
L’autorecupero di Palazzo del Podestà ha creato polemiche sul territorio.
Abbiamo partecipato a un’assemblea di pochi mesi fa al Circolo ARCI del Galluzzo per ascoltare le ragioni di una protesta che ha attraversato la campagna elettorale.
Il nostro gruppo consiliare non ha mai nascosto il suo sostegno a esperienze garantite da una legge regionale, per favorire il recupero degli immobili abbandonati in chiave abitativa e solidaristica.
Purtroppo poche unità sono state individuate dal Comune di Firenze nel corso della passata consiliatura. Tre per la precisione. Il Mulino di San Moro a Signa (nel Comune di Campi), insieme agli immobili di via del Podestà 161 e via Assisi 20 (nel nostro Comune).
La Soprintendenza ha dato parere negativo per il Mulino, il Quartiere 4 ha chiesto di non realizzare case a favore del Centro per l’Impiego.
È rimasto quindi solo il Palazzo del Podestà, a cui però è stato “tolto” il piano terra, per permettere attività sociali.
La Cooperativa assegnataria non ha iniziato in un clima di grande sostegno da parte di Comune e Quartiere 3. Sono cose che abbiamo detto negli anni e che trovano conferma da un debito fuori bilancio su cui si è espressa stamani la Commissione 1. Parliamo di un importo relativamente piccolo. 2.000 euro, di cui solo 1.000 a carico di Palazzo Vecchio. Ma le motivazioni sono interessanti: si chiarisce che in caso di dialogo vero e collaborazione con la Cooperativa, si sarebbe potuto tranquillamente andare incontro alle esigenze dell’autorecupero, alle attività del liceo linguistico scientifico e alla tutela del patrimonio storico e artistico.
Il tema, che porremo in aula con un ordine del giorno, è: a Firenze vogliamo sostenere l’autorecupero a fine abitativo non speculativo e senza profitto, per gli immobili abbandonati? Se la risposta del Consiglio sarà sì, Sindaca e Giunta dovranno dimostrare di sapere fare più di quanto avvenuto tra 2019 e 2024.