Quartiere 2

“Question time lunedì prossimo per capire se siamo di fronte all’ennesimo impegno mancato da parte di Palazzo Vecchio per una promessa fatta ai tempi della Giunta Renzi”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2

Nella prima metà di aprile tutto il consiglio comunale, con due non voti, ha approvato un ordine del giorno in cui si impegnava l’Amministrazione:

– «ad avviare i procedimenti necessari alla realizzazione del collegamento ciclo-pedonale tra la Piazza Nannotti e la via De Sanctis, non più rinviabile, come d’altronde previsto in ordine e richiesto dalla cittadinanza ivi residente e confermato in diversi incontri con la stessa A.C.»;

– «ad allocare a bilancio le somme necessarie nel corso del 2022»;.

Il 2022 si avvia alla fine, con l’inizio del mese di dicembre. E la cittadinanza ha effettuato in questi giorni l’ennesimo sopralluogo, di cui ha dato scritto Qui News Firenze ieri.

La credibilità delle istituzioni anche in questo caso rischia di frantumarsi di fronte a una vicenda concreta, su cui a parole si è registrato un consenso praticamente unanime.

Lunedì presenteremo un question time, per capire a che punto siamo per piazza Nannotti.

“Ora i lavori sono terminati, ma dobbiamo evitare che si possano ripetere situazioni del genere”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2

Le ordinanze erano tutte formalmente corrette. Ma la loro applicazione ha riscontrato ritardi, riconosciuti dalla stessa Giunta.

Nell’area piazza Savonarola, via della Robbia, via Pier Capponi, via Leonardo da Vinci, parcheggiare è stato un incubo, visti gli stalli tolti per i lavori legati alla tramvia.

I cartelli sono comparsi senza indicazione del relativo atto, contrariamente a quanto previsto dal quadro normativo. Le attività sono state avviate in ritardo. La realizzazione del posto con contrassegno di invalidità ha registrato “intoppi”.

Insomma il quadro testimoniato dalla residenza è risultato confermato. Riconoscerlo e chiedere scusa per i disagi non è sufficiente. Ormai il danno è fatto. Non abbiamo però capito quali sono le intenzioni dell’Amministrazione per impedire che si possa ripetere.

Anche perché ci hanno rimesso tutte le persone residenti nella zona e in modo particolare chi ha più difficoltà a muoversi.