Militarizzare via Puccinotti per reprimere il dissenso delle studentesse e degli studenti?
“La nostra solidarietà a chi lotta per garantire il proprio futuro e quello della scuola pubblica, secondo i principi della Costituzione, ancora da attuare in troppe sue parti”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Vincenzo Pizzolo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
C’era davvero necessità di mostrare i muscoli come è avvenuto in via Puccinotti, al fine di reprimere il dissenso espresso presso l’Istituto Alberti-Dante?
Ieri, martedì 6 dicembre, alcune scuole superiori del territorio fiorentino sono state occupate dalle studentesse e dagli studenti, per esprimere il loro dissenso, rispetto alle inaccettabili parole del Ministro dell’Istruzione e del Merito, oltre che per proseguire le mobilitazioni che negli anni si susseguono a difesa della scuola pubblica, contro i continui tagli previsti dai vari governi.
L’Istituto Alberti-Dante è stato velocemente “sgomberato”, con un notevole dispiego di forze di Polizia, Polizia Municipale e Carabinieri, che hanno portato addirittura alla chiusura della strada per alcune ore.
La militarizzazione di una strada e un simile dispiegamento di divise erano una reale necessità a tutela della sicurezza della cittadinanza e del mantenimento dell’ordine pubblico? O lo Stato e le istituzioni scelgono di mettere in scena una prova di forza che sia da monito per le future lotte e le altre scuole?
Esprimiamo la nostra solidarietà alle studentesse e agli studenti, in particolare a chi ha subito la criminalizzazione andata in scena all’Alberti-Dante, ma più in generale alle diverse realtà attive proprio in queste ore.
Le scuole devono essere spazi in cui sperimentare anche il dialogo tra posizioni diverse, l’espressione dei conflitti e la possibilità di costruire momenti di autogestione.