“Un accesso agli atti fornisce un quadro frustrante per i Consigli di Quartiere e le richieste della cittadinanza”
Dmitrij Palagi (Consiglio comunale), Francesca Lupo (Quartiere 1), Lorenzo Palandri (Quartiere 2), Giovanna Sesti (Quartiere 3), Giulia Marmo (Quartiere 4), Thomas Maerten (Quartiere 5)
È il 22 ottobre 2021. L’allora Vicesindaca Bettini incontra Publiacqua. Viene stilato un elenco di 27 fontanelli da richiedere, un po’ su tutto il territorio: 5 nel Quartiere 1, 6 nel Quartiere 2, 5 nel Quartiere 4, 6 nel Quartiere 5. Da quell’incontro istituzionale, ai limiti dell’informale, non è stato più fatto nulla, nonostante le tante richieste che arrivano dalla cittadinanza. Basta pensare che quella di nuovi erogatori di acqua è una delle istanze più presenti quando si tengono i consigli delle ragazze e dei ragazzi. Le borracce sono sempre più diffuse, non solo nelle scuole.
Stiamo parlando degli impianti di Publiacqua, che vengono realizzati con un contributo da coprire direttamente con il bilancio degli Enti Locali. Ci è stato spiegato che per ancora 6-7 fontanelli il Comune di Firenze dovrebbe prevedere il 20% del costo, per i successivi si passa al 50%. Fino a che non si stanziano i soldi in bilancio i programmi e gli annunci rimangono promesse vaghe e poco attendibili.
Si parla di 40/50.000 euro circa a cassetta dell’acqua, che in prospettiva potrebbero ridursi, visto che sono allo studio impianti “più leggeri”. C’è anche un tema di programmazione verosimile da pensare. Publiacqua ci ha spiegato che per il suo bilancio c’è un tetto massimo di nuove cassette installabili e che opera su un territorio decisamente più ampio del Comune di Firenze. Pensare di programmare 5 nuovi fontanelli per il 2025 (1 a Quartiere) è ai limiti dell’impensabile, da quanto abbiamo capito.
Quindi si tratta di prendere delle decisioni di priorità. Oggi in Città Publiacqua ha 25 fontanelli (uno ogni 14.446,88 abitanti), a cui si aggiunge quello recentemente installato in piazza Puccini. Quindi meno di quelli “programmati”.
Nella programmazione occorre tenere conto anche della diversità dei litri erogati. Nel 2023 si passa dai 188.128 di Canova e dai 224.418 di Maragliano, ai 739.491 di Mezzetta e 739.659 dell’Isolotto. Ci è stato spiegato che mettere gli impianti nei parchi non favorisce il loro uso. Servirà quindi senso pratico e visione complessiva
Per questo proporremo nelle prossime ore una mozione in Palazzo Vecchio che impegni la Sindaca e la Giunta a confrontarsi con i Consigli di Quartieri (non solo con le e i Presidenti), raccogliere informazioni entro la fine del 2024 e poi riportare la discussione in Consiglio comunale, stanziando intanto un importo sufficiente per 5 fontanelli nel bilancio di previsione.
Giovanna Sesti, consigliera del Quartiere 3, ha ricordato il tema dell’amianto nelle condutture. «Nel 2015 erano 10.555 chilometri in cemento amianto. Abbiamo depositato un’interrogazione per capire che interventi sono stati fatti in questi dieci anni e come mai siamo fermi a perdite stimate intorno al 30%. La salute e la riduzione delle perdite idriche sono due priorità che devono entrare nel dibattito politico e nelle decisioni di investimento. Sono temi centrali ed è necessario dare maggiore trasparenza a queste questioni. Due atti presentate quando ero già consigliera per Firenze Riparte a Sinistra avevano chiesto di intervenire sull’amianto: cosa è stato fatto fino a oggi?».
Lorenzo Palandri, consigliere del Quartiere 2, ha ricordato le tante promesse che in particolare erano state prese per Settignano. «A questo punto prendiamo atto del tempo trascorso inutilmente e chiederemo al nostro Consiglio di recuperare il ritardo, a partire da una mozione approvata il 15 febbraio 2023. C’era stata una petizione firmata da più di 350 cittadine e cittadini, a cui è seguito un voto unanime a livello circoscrizionale. Tutto questo non può rimanere carta straccia, anche perché Settignano non è presente neppure nell’elenco dei 27 di ottobre 2021».
Giulia Marmo, consigliera del Quartiere 4, ha sottolineato come «a giugno 2021 era stato promesso dall’Amministrazione uscente di arrivare a 44 fontanelli totali entro la fine del mandato. Chiaramente un obiettivo mancato».
Francesca Lupo, in conclusione, ha sottolineato l’importanza del rapporto tra Consigli e cittadinanza. «È un tratto distintivo di Sinistra Progetto Comune, anche dopo la campagna elettorale. C’è un tessuto importante di realtà, associazioni e persone attente alla Città. Vanno costruiti percorsi e coinvolto chi ha ricevuto il mandato elettorale».