Firenze è un Comune della Libera Repubblica di RFI, non dello Stato italiano
“Nessuna risposta su quanti siano i metri lineari scavati adesso e mancano chiarimenti per l’additivo utilizzato. Interrogazione urgente, perché il territorio va tutelato”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Anche oggi abbiamo portato l’Assessore Giorgetti in aula. Siamo ormai il suo incubo, almeno in materia di Alta Velocità. Il problema è che a lui le informazioni non arrivano, nonostante legga le note preparate del Direttore Generale Parenti, che presiede l’Osservatorio dedicato e che a sua volta inoltra quanto riferisce RFI.
In modo provocatorio chiediamo. Ma il Comune di Firenze fa parte dello Stato italiano, o della Libera Repubblica di RFI?
È possibile che dopo l’incidente di Ponte al Pino la Giunta non sappia dirci quanti metri si è scavato (se non che evidentemente sono più dei 120 annunciati la settimana scorsa).
Poco chiarezza anche per il Piano Utilizzo delle Terre, ancora quello approvato nel 2019. Qualsiasi modifica, anche migliorativa, prevede un nuovo PUT. Quindi se si cambia additivo, andrebbe modificata questa documentazione, ci è stato spiegato.
Quindi deve esserci data garanzia sull’additivo utilizzato, così come sulle ragioni dei misteriosi depositi dell’Italia settentrionale, che al momento sostituiscono la destinazione di Cavriglia.
La tenuta di Ponte al Pino non era in pericolo, ci è stato ribadito. Ma la Municipale ha correttamente agito per evitare problemi di viabilità, nonostante i treni continuassero a passare. RFI deve garantire a chi vive a Firenze di sapere cosa rischia e cosa avviene.
Depositeremo un’interrogazione urgente, non essendoci più spazi per i question time prima del 2024, sappiamo che l’Assessore è puntuale nelle risposte (grazie a lui e agli uffici per questo).
Torneremo a chiedere anche un calendario completo degli incontri pubblici, aperti alla cittadinanza, di RFI. Il prossimo è domani, 19 dicembre, ma quelli dopo?