Sindaco, in via Panciatichi
si dimostra il vuoto politico
del pubblico
“Conferenza stampa oggi del Comitato referendario Salviamo Firenze, che sosteniamo insieme al Movimento 5 Stelle”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Sulla vicenda dell’immobile di via Panciatichi 20 abbiamo fatto recentemente presentato un question time. La delega all’urbanistica se la è tenuta il Sindaco, dopo aver messo alla porta Cecilia Del Re. Nessuna nuova nomina è arrivata. Ma in aula non è venuto lui a rispondere. L’Assessore Bettarini si è generosamente offerto di leggere una nota. Da cui veniva fuori quello che già sapevamo da accesso agli atti. Che lì c’erano uffici pubblici, che l’edificio è in corso di demolizione e che tornerà più alto (da 4 a 7 piani), ma più stretto (rispettando così il parametro di volumi zero, anche per avere più distanza dalla limitrofa ferrovia di Rifredi). Cosa viene edificato? Uno studentato privato? Uno spazio per uffici privati? Un campus misto privato per start up?
Palazzo Vecchio non ne ha idea. Perché nel direzionale il privato può fare quello che vuole, anche su superfici enormi, in cui c’erano servizi pubblici. Una vicenda esemplare, su cui apparentemente il Sindaco ha dato ragione al Comitato Referendario Salviamo Firenze, che ha presentato due quesiti, uno dei quali sulla norma che ha permesso la trasformazione di via Panciatichi 20.
Eravamo alla conferenza stampa – anche con le singole forze della nostra coalizione – insieme al Movimento 5 Stelle, con il deputato Andrea Quartini, che insieme a noi ha aderito subito all’iniziativa del referendum. Riteniamo ci sia un vuoto politico sull’urbanistica e un pregiudizio rispetto a un’istanza di partecipazione.
Riportiamo sotto il comunicato del Comitato Salviamo Firenze.
Comitato Salviamo Firenze: “Subito le Norme di Salvaguardia, Sindaco e Giunta non pervenuti: da settembre Consultazione Autogestita per averle”
[Firenze, 9 agosto 2023] Sono oramai passati 50 giorni da quel 22 giugno quando il sindaco Dario Nardella, con il sostegno del PD fiorentino, dichiarò la sua intenzione di rendere immediatamente esecutive le proposte del Comitato referendario Salviamo Firenze che hanno l’obiettivo di bloccare le continue trasformazioni di strutture direzionali da uffici a Student Hotel senza alcun passaggio dal Consiglio Comunale e senza alcuna informazione della cittadinanza.
Parole al vento, che portano a un nulla di fatto, abbandonando la città alle molte trasformazioni urbanistiche, alcune delle quali già emerse, altre che verranno scoperte il giorno dell’avvio dei lavori se non addirittura dell’inaugurazione. Un esempio lampante è l’immobile dell’ex Agenzia delle Entrate di Via Panciatichi 20, secondo caso emerso dopo quello degli ex uffici comunali di via Mannelli (tra i tanti che ancora non si conoscono), dove le gru stanno già demolendo la vecchia struttura per ricostruire un immobile direzionale di cui la Giunta Comunale dice paradossalmente di non conoscerne l’utilizzo come emerso dopo il Question Time di Dmitrij Palagi in Consiglio Comunale il 28 luglio scorso.
“La Giunta Comunale evidentemente tradisce una scarsa conoscenza su un argomento così rilevante per la nostra città e anche una certa distrazione” sottolinea Massimo Torelli, tra i promotori del referendum Salviamo Firenze, “considerato che sul cartello di Cantiere sono ben evidenziate le parole Student Firenze”.
Si tratta di un altro caso di immobile pubblico ceduto ai privati che, con le norme urbanistiche attuali, non ha alcun vincolo e può agire nella totale invisibilità. Un edificio classificato direzionale può essere trasformato in uffici, ma può anche svolgere attività ricettiva e per il combinato disposto delle norme fiorentine e di quelle nazionali, per oltre il 70% attività alberghiera. Una stortura che proprio i quesiti referendari hanno l’obiettivo di correggere.
“Siamo di fronte ad un nuovo Student Hotel” rilancia Massimo Torelli. “Se prima era una struttura di tre piani con seminterrato, ora verranno costruiti cinque piani, con autorizzazione comunale, in una zona (come avviene in viale Mannelli) perfetta per l’accoglienza turistica, essendo a pochi metri da una stazione ferroviaria. E tutto questo accade con migliaia di studenti dell’Università di Firenze che non riescono a trovare una stanza a prezzi sostenibili. Non poteva diventare uno studentato pubblico del DSU?”, domanda Torelli.
“Avevamo detto che in questi mesi ci sarebbe stata una valanga di nuovi studentati di lusso/hotel che avrebbero avviato i lavori e così sta succedendo” ricorda Alberto Mariani, tra i promotori del referendum Salviamo Firenze. “Il sindaco Nardella ha affermato di condividere i quesiti e che avrebbe fatto approvare le Norme di Salvaguardia, ma ad oggi è tutto fermo e queste sono le conseguenze. Quanti altri alberghi camuffati devono sorgere prima che si blocchi questa speculazione che sta devastando la nostra città?” domanda Mariani. “Quante altre strutture, all’insaputa di tutte e tutti, stanno seguendo la stessa strada? Quanti studentati di lusso da oltre 1.000 euro al mese? Ma come è possibile che il sindaco non abbia dai suoi uffici un quadro di quello che sta succedendo in città?”.
Il Sindaco Nardella non prevedendo l’immediata attuazione delle Norme di Salvaguardia che pure ha promesso, sta regalando mesi di tempo alla speculazione, peraltro mettendo il bavaglio alla partecipazione popolare. Considerato che fino all’approvazione del nuovo regolamento urbanistico passeranno mesi, la richiesta del Comitato è quella della loro immediata operatività.
Davanti all’immobilismo della Giunta e del Sindaco e vista l’aggravarsi della situazione speculativa a Firenze, viene confermato che da metà settembre a fine ottobre verrà organizzata la grande Consultazione Cittadina Autogestita con l’obbiettivo delle 10.000 firme per chiedere l’immediata eseguibilità delle norme referendaria e denunciare la bolla immobiliare che sta travolgendo la città. Perchè non è più il tempo dell’attesa.