Bagni di via Visconti Venosta: al Comune piacciono chiusi
“La Giunta parla di SAS, SAS parla della Giunta: in sostanza non si ritiene utile garantire igiene pubblica e un servizio essenziale alla cittadinanza”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2
In questi giorni fa ci è arrivata la risposta a una delle nostre interrogazioni legate ai servizi igienici cittadini. «La palazzina bagni in via Visconti Venosta era a servizio del check point dei bus turististi e pertanto gestita da SAS». Chiuso il check point, chiusi i bagni, anche se il parcheggio scambiatore è utilizzato e tante persone in generale avrebbero bisogno di usufruire di quegli spazi.
La Vicesindaca ci ha spiegato che se «l’Amministrazione volesse riaprirli», dovrebbe individuare un gestore a cui affidarli.
Stamani SAS però ci ha chiarito che il Comune di Firenze non vuole aprirli. Avrebbe infatti confermato a Palazzo Vecchio di una situazione di richiesta presente sul territorio. Ma il nostro ente avrebbe deciso che non si può garantire la copertura dei costi, di cui però non abbiamo una quantificazione precisa. Pare che andrebbero fatti dei lavori di ripristino e poi andrebbe prevista la pulizia (oltre che la sorveglianza).
Visto che il Consiglio comunale ha recentemente approvato un nostro testo, fatto proprio dalla Commissione 8, in cui chiediamo più bagni, riteniamo sbagliato l’atteggiamento di chi governa Palazzo Vecchio.
Presenteremo una nuova interrogazione per capire di che cifre si parla. Perché è inaccettabile chiudere gli occhi di fronte a una situazione in cui le persone scelgono di usare impropriamente gli spazi urbani all’aperto, in assenza di un servizio fondamentale. Davvero il Comune di Firenze non vuole sostenere i costi per garantire salute pubblica e dignità delle persone? Poi però parla di decoro.