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Scuola-Poliziano

Scuole e utenza con fragilità: che risposte per chi ha bisogni legati alle patologie?

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“Solo alla fine della scorsa settimana è stata data una risposta all’Istituto Comprensivo Poliziano, dopo settimane di silenzio”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2
Vincenzo Pizzolo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 5

All’Istituto Comprensivo Poliziano l’utenza è influenzata dalla prossimità dell’Ospedale Pediatrico Meyer, ed ospita studentesse e studenti con difficoltà legate alle loro patologie.

Se sul fronte dell’alimentazione artificiale il personale ha ricevuto un adeguato percorso formativo, ci sono forti preoccupazioni per il cambio igienico. Su base volontaria sono i collaboratori e le collaboratrici della scuola a supplire all’assenza di una figura specifica che possa occuparsi del servizio, almeno un’ora al giorno, dal lunedì al venerdì.

L’Istituto ha chiesto aiuto, senza ricevere risposte, fino alla fine della scorsa settimana, con l’impegno della Società della Salute.

Per fortuna il caso specifico ha trovato soluzione, ma vogliamo capire meglio i motivi del ritardo nel dare riscontro e soprattutto se ci sono problemi analoghi in altri istituti, attraverso un’interrogazione in corso di deposito.

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Per il Pascoli non basta un intervento, c’è bisogno di un piano straordinario

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“A Città Metropolitana e Comune avevamo fatto presente le questioni da tempo, le risposte parziali sono insufficienti”

Enrico Carpini – Territori Beni Comuni (Città Metropolitana)
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Tanto tuonò che piovve. La notizia che gli studenti e le studentesse del Liceo Pascoli siano in stato di agitazione non ci sorprende affatto, alcuni dei problemi segnalati sono noti da tempo.

Dispersione delle sedi e problemi strutturali sono stati oggetto di nostre interrogazioni, rivolte sia al Comune di Firenze che alla Città Metropolitana; una di queste, incentrata sulla carenza di spazi idonei ai diversamente abili, è ancora oggi in attesa di risposta.

Oltre ai problemi contingenti, ci sono da segnalare poi pesanti incognite per il futuro: la perdita di spazi prevista per il prossimo anno scolastico, con l’abbattimento e la riedificazione della scuola di via del Bersaglio, sarà fonte di un’ulteriore carenza di spazi che le previsioni di nuovi locali nell’area di San Salvi, ancora allo stato progettuale, non potranno tamponare.

Gli interventi annunciati sono positivi, tuttavia è sempre più chiaro che per il Pascoli non basta un intervento, c’è bisogno di un piano straordinario.

Da settimane abbiamo chiesto di visitare la scuola e speriamo di poterlo fare presto per renderci conto di persona della situazione, nel frattempo ci auguriamo che non si voglia rispondere con la repressione alle sacrosante richieste degli studenti e delle studentesse, che hanno tutto il nostro sostegno.

Via Nicolodi_Foto_GoogleMaps

Pascoli in via Nicolodi: poco importa se ci sono barriere architettoniche?

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“Si attende una eventuale denuncia e una sentenza a danno della Città Metropolitana, analogamente a quanto avvenuto per la Dino Compagni?”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2

Abbiamo portato in aula alcuni dubbi sull’accessibilità dell’immobile utilizzato dal Liceo Pascoli in via Nicolodi, di proprietà del Comune di Firenze.

La risposta è stata: “non è un problema nostro”. La palla quindi passa alla Città Metropolitana, dove “regna” lo stesso Sindaco del Comune di Firenze?

Se ci fosse una denuncia, analogamente a quanto avvenuto alla Dino Compagni, si finirebbe per aspettare di avere torto e pagare, accettando eventuali situazioni di discriminazione?

Ci sembra un atteggiamento politicamente discutibile, a prescindere dalle effettive competenze.

Perché stiamo parlando di diritti fondamentali, riconosciuti da tutte le parti politiche a parole. Sarebbe bene lo fossero anche nei fatti.

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A Firenze si parla di pace, con la Ginnastica Militare nelle scuole?

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“Sulle piattaforme digitali si pubblicizzano lezioni all’interno dei luoghi di educazione e istruzione, da parte di una società sportiva che insegue le pratiche dell’esercito”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Il 10 ottobre inizia alle scuole Sassetti-Peruzzi e Vittorino da Feltre il corso di Ginnastica Dinamica Militare, da parte di un’associazione riconosciuta sì dal CONI, ma evidentemente vicina all’Esercito Italiano.

In tempi di guerre, aumento delle spese militari, esportazione delle armi, si arriva a favorire che nei luoghi pubblici dedicati all’istruzione, sia possibile praticare una disciplina dell’universo bellico.

La cosa era già successa a Pisa, governata dalle destre, ma adesso avviene a Firenze, dove il Partito Democratico rivendica la tradizione di La Pira. Non lo immaginiamo a fare gli eserciti con le magliette verdi e scimmiottando gli allenamenti delle reclute.

Che senso di appartenenza può nascere sotto il principio della disciplina militare? Sicuramente non quei valori di sport e formazione che dovrebbero appartenere alle palestre delle scuole.

Non abbiamo trovato atti formali da parte del Comune, ma vogliamo capire come sia possibile quanto sta avvenendo. Lunedì presenteremo una domanda di attualità e laddove la Giunta confermasse di ritenere legittimo portare gli esercizi bellici nelle scuole, chiederemo al Consiglio di esprimersi in modo nettamente contrario.

No alla guerra nelle scuole!

Immagine da pxhere.com

Priorità alla scuola_Foto IlManifesto

Scuole:
il Comune di Firenze ha fatto tutto ciò che poteva?

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“Una questione politica, non solo di competenze tecniche”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Ovviamente la Giunta – ormai lo sappiamo – parte sempre da ciò che non è di competenza comunale, per quanto riguarda la scuola. Però ci ha assicurato di avere un dialogo costante con le varie parti, perché si possa salvaguardare il diritto all’istruzione e un lavoro dignitoso a chi lo garantisce.

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chefinehafattolascuola

Scuole: il Comune intende attivarsi per garantire i servizi?

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“Lunedì in aula chiederemo conto a Palazzo Vecchio se è tutto a posto per quanto di competenza del nostro ente e se si sta confrontando con gli altri per garantire la ripresa delle attività”

Dmitrij Palagi, Antonella bundu – Sinistra Progetto Comune

Ricordiamo quanto politicamente Sindaco e Giunta di Palazzo Vecchio avessero scelto di usare la scuola per la propria comunicazione politica.

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