Red Mirror: lo specchio della Cina, per la tecnologia che ci attende
Articolo uscito su Il Becco, l’origina cliccando qui.
Black Mirror è il titolo di una fortunata serie televisiva, in cui si raccontano i potenziali effetti distorsivi della tecnologia nella vita quotidiana. Si parla di distopia quando viene descritto un futuro particolarmente negativo. In questo caso le trame dei diversi episodi sono più vicini alla realtà che a scenari fantascientifici.
Red Mirror di Simone Pieranni (Laterza, 2020) lo attesta, scegliendo di giocare sul titolo, accompagnato da una precisazione esplicativa: “il nostro futuro si scrive in Cina”. Perché dall’oriente arrivano i modelli di controllo sociale e di videosorveglianza a cui tanti politici si richiamano, a partire dal progressista e democratico Sindaco di Firenze, che punta ad avere una tra le città con più telecamere al mondo.
La pratica dei messaggi vocali arriva da Pechino e WeChat rappresenta un modello di riferimento nello sviluppo di Facebook: sono solo due esempi di immediata comprensione, contenuti in questa recente pubblicazione del giornalista de il manifesto. Non si tratta di un testo con cui provare a capire una società comunque diversa da quelle europea e statunitense. Il libro è fondamentale per rendersi conto del presente in cui siamo immersi, in una fase di globalizzazione matura e priva di movimento altermondialisti capaci di occupare l’immaginario di un’alternativa possibile.Leggi tutto