I decreti sicurezza sono stati modificati. Non cancellati. Dopo 111 settimane di costante presenza, grazie a Umani per r-esistere e alla Comunità delle Piagge.
Non si può ancora smettere di essere presenti.
C’è ancora da lottare per chiedere lo smantellamento delle politiche che alimentano la paura e negano i valori di dignità umana e solidarietà.
“Da 110 settimane la Comunità delle Piagge e Umani per R-Esistere promuovono un presidio settimanale per chiedere la cancellazione dei decreti sicurezza. Ora si aggiunge un’iniziativa per chi è stato colpito anche dall’incendio del campo di Moria”
“Giovedì numero 110 per il presidio promosso dalla comunità delle Piagge e dal movimento Umani per R-Esistere, a seguito di un appello lanciato da Alex Zanotelli nel 2018, per contestare i Decreti Sicurezza e le politiche sull’accoglienza, ancora intatte, nonostante il cambio di governo nazionale.
In arresto, sotto tortura, massacrate e uccise quando provano a scappare: ecco cosa significano per migliaia di persone gli accordi che vengono fatti dai Governi italiani con alcuni paesi, per cercare di far morire le persone lontano da un Mediterrano che si immagina debba essere esclusivamente a uso delle vacanze estive e di un sistema produttivo insostenibile.
Con tanto di traffico di esseri umani, come ricorda Giulia Tranchina, su Avvenire di oggi.
Intanto Open Arms Italia torna in mare, con la missione numero 76 e anche grazie all’aiuto garantito da Emergency.
Dicono che è buonismo.
È solo prendersi cura delle vite umane, mentre chi dovrebbe farlo con la politica si limita (quando va bene) a parlare a vuoto di lavoro, salari, sviluppo e futuro, senza fare nulla.
“Corri cavallo, corri ti prego”… lavora, non ti fermare.
L’economia è a rischio. Per mesi siamo dovuti stare fermi…
Non possiamo permettercelo. La vita delle classi lavoratrici non conta, rispetto al profitto di poche persone che hanno i mezzi di produzione.
Dall’inizio dell’anno le morti registrate sui luoghi di lavoro sono 570 (+ 18,26% rispetto al 2019). Un numero che non tiene conto di quelle persone che non hanno un contratto, o la cui morte non è stata considerata in questa categoria.
Dal 4 maggio maggio, con la cosiddetta “riapertura del Paese”, fino a Ferragosto sono state 142 le persone morte mentre lavoravano.
La ripresa non ha modo di attendere il rispetto delle norme, lo Stato non può garantire i controlli. Le priorità sono altre.Leggi tutto
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Consigliere e consigliera comunale di Sinistra Progetto Comune
Filippo Zolesi – Consigliere al Quartiere 4 SPC
Vincenzo Pizzolo – Consigliere al Quartiere 5 SPC
Donella Verdi – Sinistra Italiana
Sono passati ormai diversi giorni dall’incendio dell’11 agosto che ha interessato lo stabilimento della Silo SpA, che produce oli e acidi grassi. Le fiamme avrebbero interessato depositi di materiali lavorati e finiti. I pesci di Greve e Arno continuano a morire e ci sono giunte anche segnalazioni fotografiche di alcuni uccelli deceduti. ARPAT prosegue negli accertamenti e ieri la Giunta ha emanato una seconda ordinanza, che integra quella del 13, perché si protrae, evidentemente, una situazione di forte preoccupazione.
Occorrono la massima chiarezza e puntualità, nei confronti della cittadinanza, del Consiglio comunale e di quelli dei quartieri 4 e 5. Anche perché sembrerebbe chiaro che la pulizia dei fiumi e degli argini non sarà per il momento completa: solo parte del materiale sarà rimosso mentre il restante verrebbe solo coperto, in attesa di una futura rimozione.
Da 102 settimane in presidio, dalle 13.00 alle 15.00, davanti alla Prefettura, per chiedere la cancellazione dei decreti sicurezza e di tutte le politiche di odio, razziste, persecutorie dei poveri.
Per attestare l’esistenza di una parte attiva della cittadinanza che non si è rassegnata e vuole restare umana.
Il 102imo giovedì di lotte ha confermato la forza di determinazione di un movimento ampio, che resiste alle intemperie e al caldo, partito da un appello lanciato da Alex Zanotelli e che ha raccolto a Firenze la risposta di Umani per R-Esistere e della Comunità delle Piagge, a cui in tante e tanti si sono aggregati.Leggi tutto