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sindacati

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La Firenze di domani:
importante documento
delle organizzazioni sindacali

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“Abbiamo bisogno che le rappresentanze di lavoratrici e lavoratori siano parte integrante del dibattito istituzionale cittadino”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Tanti i punti sollevati da CGIL, CISL e UIL in una conferenza stampa ospitata dal Presidente del Consiglio comunale di Firenze in Palazzo Vecchio oggi.

Riteniamo fondamentale ripensare il rapporto tra organizzazioni sindacali e istituzioni. Perché i conflitti sono fondamentali, anche quando non c’è totale sintonia. Occorre rispetto della diversità dei ruoli.

Partiamo dal ribadire la nostra contrarietà a un nuovo aeroporto e alla multiutility, proprio per accettare l’invito a incontri specifici nelle prossime settimane. Perché su tante questioni concordiamo, a partire dall’emergenza di farsi carico delle questioni sociali più urgenti (come quella abitativa) e dall’attenzione alle questioni ambientali.

I salari sono sempre meno adeguati al costo della vita nella nostra Città, lo sappiamo bene.

Pensiamo che sia necessaria una politica che abbia la capacità di chiarire la sua visione complessiva e confrontarsi. Scegliendo da che parte stare. E noi staremo sempre dalla parte di chi vive del proprio salario e di chi si ritrova ai margini della società.

SAS

SAS ignora i sindacati? In Commissione 9 emerge un quadro drammatico

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“In Commissione Controllo già erano evidenti criticità, che però adesso risultano essere irrimandabili”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Se oltre la metà del personale dipendente di un’azienda dichiara di ritrovarsi in situazioni di malessere lavorativo, è evidente che c’è un problema. Se questo avviene all’interno di una parteciapata del Comune di Firenze, quale è SAS, la cosa è ancora più grave. Per non parlare del fatto che tale società è stata al centro di grande visibilità (in negativo) sulla stampa locale, di recente.

Questa mattina la Commissione Controllo aveva profilato alcune criticità, ma le organizzazioni sindacali all’interno della Commissione 9 di questo pomeriggio hanno chiarito che la situazione è ai limiti dell’ingestibile.

Per mesi e mesi si sarebbero registrate le conversazioni, senza aver gestito il nuovo programma utilizzato per la parte relativa alle normative della privacy. Si è proseguito ad assumere figure di alto livello, mentre in tanti ambiti ci sono richieste rimaste inascoltate per l’organizzazione dei turni.

SAS sembrava lamentare scarsa collaborazione da parte delle organizzazioni sindacali, ma in Commissione 9 le abbiamo trovate presenti, disponibili, puntuali, informate e costruttive nelle loro critiche.

Politicamente non si può ignorare quanto è venuto fuori.

Dov’è la centralità e il rispetto del lavoro in SAS?

Uffizi galleria_Foto:CGalletti

Sit-in alla Galleria degli Uffizi: giusta mobilitazione

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“Mentre si parla di visite record, discutendo a Roma come a Firenze delle aperture straordinarie, c’è la necessità di bloccare il precariato e iniziare ad investire in modo strutturale”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Ci è capitato di dirlo a fine 2022, in occasione della disastrosa tempestività con cui il Sindaco ha voluto aprire i Musei Civici anche per Natale: la cultura è un comparto su cui investire a partire dalla centralità di chi ogni giorno ci lavora, nella maggior parte dei casi in condizioni di sfruttamento e precariato.

Oggi Fp Cgil, Cisl Fp e UilPa hanno organizzato un sit in per denunciare l’assenza di personale e richiedere le assunzioni per la Galleria degli Uffizi.

Mentre chi governa a Roma e a Firenze impiega il suo tempo istituzionale a dibattere pubblicamente sulla chiusura o meno degli spazi in alcune giornate, i dati riportati dalla stampa ci dicono di numeri record per quanto riguarda le visite tra il 23 dicembre e il 1° gennaio.

L’uso dei contratti a chiamata e la condizione in generale di chi opera nei comparti della cultura e della vigilanza privata dovrebbero spingere il sistema politico istituzionale a vergognarsi.

Ringraziamo quindi le organizzazioni sindacali per la mobilitazione di oggi e rilanciamo la necessità di procedere nella direzione che indicano all’interno della piattaforma odierna.

Si Cobas 2022.04.23 Campi 2

La lotta non si arresta: presidio in solidarietà agli eventi di stamani

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“La Procura di Piacenza ha colpito sindacalisti di USB e Si Cobas della logistica per aver organizzato il personale della logistica nelle lotte a difesa della loro dignità”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Vedere alcuni sindacalisti USB e Si Cobas colpiti da meccanismi repressivi, per aver difeso in questi anni i diritti e la dignità delle classi lavoratrici, lascia profonda rabbia.

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Verso lo sciopero generale dell’11 ottobre

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“Il sindacalismo di base prosegue sul territorio un percorso unitario tra le varie organizzazioni, che passa stasera da un’assemblea pubblica alla Casa del Popolo del Campino”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

La nostra città ha visto nascere l’assemblea Ogni giorno è il primo maggio, in cui si sono ritrovate numerose realtà sociali del territorio, oltre alle organizzazioni del sindacalismo di base, che si ritrovano questa sera in un’assemblea pubblica alla Casa del Popolo Il Campino, in vista dello sciopero generale indetto a livello nazionale per l’11 ottobre.Leggi tutto

Alia non rispetta i diritti di chi lavora nei festivi?

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“Una sentenza ha dato ragione all’organizzazione sindacale Cobas che ha sempre contestato la scelta aziendale di non rispettare il principio di volontarietà per il lavoro durante i giorni di festa”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

“Il principio di volontarietà dovrebbe essere riconosciuto a tutte le classi lavoratrici: si devono mettere le persone in condizione di farlo di volta in volta, per ogni festività che si presenti durante il rapporto di lavoro. Queste sono le richieste avanzate dai lavoratori e lavoratrici Cobas di Alia verso la loro dirigenza. La sentenza che ha dato ragione all’organizzazione sindacale non può essere applicata solo a chi ha partecipato alla vertenza. Un diritto è tale perché deve essere riconosciuto a tutte le classi lavoratrici. Minacciare azioni disciplinari è un metodo intimidatorio inaccettabile, specialmente in una partecipata del Comune.

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