Salone dei Cinquecento: sequestrato dalla Giunta
e dal Sindaco
“I provvedimenti dirigenziali sono un lungo elenco di eventi fatti propri da Palazzo Vecchio, o per cui si dichiara interesse istituzionale, abbattendo i costi di concessione”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Ci siamo voluti mettere a controllare tutti i provvedimenti pubblicati in relazione al Salone dei Cinquecento per il 2022 (oltre 70). A prescindere dalla qualità e dal merito delle realtà a cui viene concesso con gli abbattimenti dei costi, è impressionante vedere come per decine di occasioni la Giunta faccia proprio l’evento, o dichiari interesse, mentre solo in pochissimi casi (si contano sulle dita di una mano) ci risulta sia mancato qualsiasi tipo di agevolazione.
Riteniamo opportuno restituire completamente quello spazio alla cittadinanza e usarlo solo in momenti eccezionali voluti dalle istituzioni, magari salvaguardando sempre la Sala Macconi per le conferenza stampa ed evitando di precludere gli accessi principali di Palazzo Vecchio in occasione di alcuni eventi.
Che senso ha prevedere la possibilità di “affittare” una parte così storica della città, se poi quasi tutti gli eventi si vedono riconosciuti importanti sconti?
Siamo di fronte a un potere straordinario del Sindaco e della Giunta, che decidono di disporre del Salone come più gli aggrada.
Ovviamente negli anni più segnati dalla pandemia SARS-CoV-2 (2020 e 2021) la tendenza si era attenuta, ma il 2022 appena concluso descrive un quadro per cui non si può restare indifferenti.
Il Salone dei Cinquecento non è il salotto del Sindaco e della Giunta. Chiederemo formalmente di rivedere i regolamenti.