Sollicciano: il Comune è apparso come corpo estraneo
“Oggi dentro l’Istituto penitenziario per ascoltare la popolazione penitenziaria, presente anche la Direttrice”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Giulia Marmo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 4
Pur ringraziando tutte le parti per l’opportunità, riteniamo che sia stata una brutta seduta, quella che si è tenuta oggi dentro la Casa Circondariale di Sollicciano. Inevitabile, forse, e con responsabilità che vengono da lontano.
Il Comune si è confermato un corpo estraneo, altro che rapporto tra carcere e città. Abbiamo chiesto del Garante di Palazzo Vecchio e una sola persona ci ha risposto, dicendo di non averlo mai incontrato. Per il resto la popolazione detenuta si è rivolta principalmente alla Direttrice, la cui presenza ha inevitabilmente segnato il corso della discussione.
A posteriori possiamo dire che eravamo troppe e troppi. In più per una parte importante della mattinata abbiamo ascoltato la Direttrice spiegare perché pensa che sia inevitabile non poter incontrare e dialogare con chi sta dentro Sollicciano (ricordando l’assenza di personale). Parole precise sono state spese sulle assenze della Regione Toscana, che per tre anni avrebbe bloccato la formazione professionale (ricordiamo che è governata dal Partito Democratico). Altre sono state indirizzate alle autorità sanitarie, a cui sarebbe stata inviata una richiesta di sopralluogo per indicare quali celle sono da considerarsi inagibili.
Da accessi agli atti di poche settimane fa ci risulta che di sopralluoghi e denunce dalle diverse articolazioni dello Stato ne siano arrivate molte. Tanto che oggi è in corso uno scontro politico che non fa assolutamente bene a nessuna e nessuno.
Uno degli interventi ci ha avvisato: commissioni come quella di oggi rischiano di essere assolutamente inutili, soprattutto in tempi di populismo penale.
Governo, Regione, Comune, articolazioni del sistema penitenziario: chi ha più colpe? Purtroppo non è rilevante. Il sistema carcere è una sorta di muro di gomma. Le Giunte, i Governi, le Direzioni passano, mentre la discarica sociale resta, peggiora.
Ringraziamo il Presidente della Commissione 4, il Presidente del Consiglio, la Direttrice e chi ha rilasciato le autorizzazioni. Ci hanno permesso di rafforzare le nostre posizioni sulla non riformabilità della situazione.
Per poter procedere per quanto di nostra competenza chiederemo al Presidente della Commissione di invitare le parti direttamente interessate da quanto emerso durante la seduta.
A chi si limita a insistere sull’edilizia carceraria ci permettiamo di dire che anche una struttura “splendida”, in cui disciplinamento e punizione sono così diffuse, in cui manca ogni speranza, non determinerebbe soluzioni, ma potrebbe giusto mitigare (magari in modo importante) i disagi.