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Centro di riabilitazione Villa Monteturli: rimarrà per il futuro

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“La risposta a un’interrogazione rassicura sul futuro della struttura”

Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Oltre alle RSA ci sono anche le RSD, centri residenziali di riabilitazione. Tra questi la struttura di Villa Monteturli, un centro per soggetti adulti con necessità di riabilitazione di tipo estensivo. Ci opera personale in appalto, con l’esclusione di quello infermieristico e medico.

Avevamo depositato un’interrogazione per avere garanzie sul fatto che non sia a rischio il suo futuro, visto che alcune stanze risulterebbero inagibili e l’età avanzata di parte dell’utenza.

La risposta sembra poter rassicurare. L’AUSL Toscana Centro sta portando avanti una serie di interventi che “presto” torneranno a rendere fruibili gli spazi oggi interdetti. Delle 35 persone ospitate solo tre hanno un’età superiore ai 65 anni, ma neanche loro è previsto che lascino Monteturli.

Contrariamente a quanto ci risulta, non ci sarebbero liste d’attesa per l’accesso alla struttura.

Sono tutte informazioni che incroceremo con lo sviluppo della situazione nei prossimi mesi e che speriamo possano arrivare anche a tutto il personale, oltre che alle famiglie dell’utenza.

Ci fa inoltre piacere che a fronte di un’assenza di ruolo nella programmazione dei servizi sociosanitari, adesso l’Assessorato faccia un piccolo passo in avanti e riconosca che questa deve essere fatta attraverso la Società della Salute.

presidio 2023.04.18- sanità sociosanitario

RSA, liste di attesa e il ruolo del Comune di Firenze

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“Ci sono mobilitazioni nazionali in corso e le competenze della Regione, ma anche gli enti di maggiore prossimità hanno un ruolo”

Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Le Società della Salute «organizzano e gestiscono le attività sociosanitarie della non autosufficienza e disabilità e le attività di assistenza sociale individuate dal piano sanitario e sociale integrato regionale». Chi le presiede? Quella di Firenze è stata presieduta da Sara Funaro, ora Sindaca, all’epoca assessora al welfare. Ora il Presidente è Nicola Paulesu?

In campagna elettorale abbiamo preso un impegno: svelare il ruolo degli enti locali nell’ambito degli aspetti sanitari e socio-sanitari, per evitare il luogo comune che immagina di poter scaricare tutto su Regione e Governo nazionale.

Durante la pandemia era evidente il ruolo dei Comuni. Troppo facile e veloce è stata la rimozione di questo aspetto.

Le liste di attesa sono un problema quotidiano per tanti nuclei familiari, che si accompagnano con la precarietà insita nei sistemi di appalto. Una comune agonia per utenza e personale, quando invece gli ambiti di cura dovrebbero evitare difficoltà in contesti difficili.

Depositeremo oggi un’interrogazione per sapere se esista una valutazione dei bisogni stimati per i prossimi 5-10 anni, viste le previsioni demografiche di una città sempre più “anziana”. Vorremmo anche capire se esistano dati complessivi in relazione a quanto riusciamo a coprire nella compartecipazione delle spese per la quota sociale e se c’è chi ne avrebbe diritto ma resta fuori per mancanza di risorse. Semplificando: il Comune di Firenze sa di quanti soldi avremmo bisogno e intende confrontarsi con la Regione Toscana per capire come costruire insieme le risposte? Perché spetta a noi. Politicamente, ma anche sulla base del ruolo della Società della Salute.

dmitrij-palagi-Foto Nova Radio

Sanità e sociosanitario: il Comune agisca contro le liste di attesa

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“La proposta ai microfoni di NovaRadio, per evidenziare quanto poco è stato fatto in questi anni e quanto invece faremo al governo della Città”

Dmitrij Palagi, candidato sindaco Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale

Come gruppo consiliare di opposizione abbiamo aiutato alcune persone sul tema delle liste di attesa. Al governo della Città potremo fare molto di più, coordinandoci con il Difensore Civico, la Regione Toscana, l’AUSL Toscana Centro e le strutture sanitarie del territorio, a partire da Careggi.

Si tratta di istituire in modo chiaro una carta dei diritti, da cui partire per sapere cosa è giusto chiedere e attivare canali in cui far emergenze cosa non funziona, fuori dalle emergenze.

Le istituzioni devono costruire risposte insieme alla cittadinanza a partire dai bisogni.

La Società della Salute (presieduta in questi anni da Funaro) è uno spazio importante in cui programmare i servizi sanitari e sociosanitari. Le persone hanno diritto di poter scegliere dove curarsi e invecchiare, non è giusto ipotizzare solo strutture, magari gestite dal privato, in cui separare alcune categorie dal resto del tessuto urbano.

Va fatta luce anche sul sistema degli appalti. La morte di un’operatrice dei servizi domiciliari è stata dimenticata troppo velocemente.

Sono azioni concrete che hanno un basso costo e che possono avviare cinque anni di risposte utili a rompere il senso di abbandono e isolamento vissuto da sempre più persone.

Elezioni, il candidato sindaco Dmitrij Palagi (Sinistra): “Multiutility, sanità, ambiente, urbanistica: il Comune può cambiare rotta, e vi spiego come” – ASCOLTA
Anziani, assistenza, RSA

RSA in Santo Spirito, che ha fatto il Comune dall’estate del 2022?

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“La risposta a un accesso agli atti della Società della Salute chiarisce che c’è un problema serio di ruolo politico del pubblico in città”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Roberto De Blasi – Movimento 5 Stelle

11 luglio 2022, la società Fastpol scrive al Sindaco e alla Direzione Servizi Sociali del Comune di Firenze, per informare dell’acquisto dell’immobile di piazza Santo Spirito 25.

Perché? Perché per realizzare strutture residenziali per persone anziane non autosufficienti è necessario che venga dato un parere obbligatorio, ma non vincolante, dalla Società della Salute della zona.

Quest’ultima si rivolge alla società Fastpol a metà agosto 2022, in tempi rapidi: il Comune di Firenze ritiene che sia meglio un incontro e un confronto. A tale richiesta non arriva nessuna risposta.

Ci sembra invece di capire che la direzione urbanistica e il relativo assessorato non abbiano mai ricevuto una richiesta di coinvolgimento.

Non solo: al Sindaco sta bene che una società che vuole trasformare un’ex Caserma in una struttura privata non si degni nemmeno di rispondere a Palazzo Vecchio per oltre un anno?

Ma la politica che ci sta a fare, soprattutto quando ha ruoli di governo?!

Ringraziamo la Società della Salute per averci spiegato meglio quanto tratteggiato dall’Assessora Funaro in risposta alle nostre domande in aula. Il quadro che esce fuori dagli atti aggrava i fatti e conferma un giudizio assolutamente negativo sul ruolo di Palazzo Vecchio nel tutelare il futuro della nostra città.

Anziani, assistenza, RSA

Servizi domiciliari: continuiamo a chiedere al Comune centralità

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“Ribadiamo la necessità di un ente locale presente e capace di rivendicare un ruolo nell’ambito del socio-sanitario”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Nell’ambito dei servizi domiciliari riteniamo ci siano problemi generali su cui il Comune deve prendere posizione. Il 9 ottobre presenteremo un question time, sulla base delle ragioni che stanno spingendo CUB, CGIL e CISL alla mobilitazione.

Dopodomani invece porteremo nel Salone de’ Dugento una domanda di attualità legata alla necessità di un tavolo in Prefettura che avvii un confronto sulle condizioni di sicurezza, anche per evitare accuse di strumentalizzazione rispetto ai recenti fatti di cronaca.

Il singolo episodio di viale Corsica avrà il suo sviluppo, ma quello che è certo è che nel socio-sanitario c’è un sistema di servizi ed esternalizzazioni su cui erano state promesse tante cose durante la pandemia. Non accettiamo il gioco delle parti. Gli enti locali danno colpa al livello nazionale, dove tutto si trasforma in una polemica senza fine.

Stiamo parlando delle condizioni di vita e di salute di chi si prende cura delle persone anziane e fragili, che sono in costante aumento a Firenze.

Palazzo Vecchio non può rimanere in silenzio e il tema non riguarda solo la sicurezza stradale.

Socio sanitario

RSA: ma… le promesse fatte sul socio-sanitario?

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“Oggi presidio in tutta Italia, anche a Firenze, per ricordare la situazione all’interno delle strutture residenziali per persone fragili e non autosufficienti”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Oggi, a Firenze, come a Milano, Roma e Torino, è stata la giornata della mobilitazione per richiamare l’attenzione su RSA, RSD, residenze e strutture socio-sanitarie: molte promesse erano state fatte, nella fase più drammatica della pandemia. Evidentemente a vuoto. Perché la malattia, l’anzianità e la non autosufficienza sono tornate ad essere tematiche tabù, di cui non si parla.

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