A 40 anni dalla morte di Basaglia
Solo ai buonisti e alla sinistra agiata può piacere la svolta per cui si ricordano i 40 anni dalla morte di Basaglia.
Solo ai buonisti e alla sinistra agiata può piacere la svolta per cui si ricordano i 40 anni dalla morte di Basaglia.
Un paio di giorni fa è uscito un articolo su il manifesto in cui si riporta la denuncia mossa da un Comitato nei confronti della Regione Piemonte sul tema delle Residenze sanitarie (qui).
Questa mattina si è conclusa la prima parte della mobilitazione quotidiana delle associazioni in lotta per una vita indipendente da garantire a tutte e tutti, anche a chi presenta forme di disabilità gravi.
Hanno ottenuto dalla Regione Toscana 2,5 milioni di risorse aggiuntive, mentre da lunedì inizierà un tavolo di confronto per:
“Dopo gli appuntamenti della scorsa settimana, siamo tornati al presidio indetto dell’Associazione Vita Indipendente, che promuove – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – la protesta per le risorse insufficienti destinate a favorire la vita autonoma delle persone che presentano forme di disabilità grave.
Pare che domani si terrà finalmente un incontro, anche se è gravissimo come ci siano voluti circa dieci giornate, di grande determinazione e lotta. Mentre Luigi Gariano rimane a oltranza all’interno della sede della Regione Toscana fuori, in piazza Duomo, dalle 10.00 alle 13.00, si trovano decine di persone.
La politica e le istituzioni costringono a tanto sacrificio delle persone con disabilità per concedere ascolto e cercare soluzioni? E pensare che Toscana a Sinistra aveva dato la possibilità al Consiglio regionale di votare un atto che correggesse le sbagliate decisioni della Giunta, invano…Leggi tutto
“Il presidio di protesta rivolto alla Regione Toscana si è spostato oggi da piazza Duomo al Consiglio regionale, nel quale confidiamo che oggi possa essere votato l’ordine del giorno presentato da Toscana a Sinistra”
“Chiedono di poter vivere, con dignità, nelle proprie case, senza essere nascosti dagli occhi del resto della società. Sono le persone non autosufficienti, che si sono viste prese in giro dalla Regione Toscana, da un governo – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – che ha deciso di elargire risorse insufficienti e dividere un mondo fatto di bisogni, con due graduatorie che rischiano di esasperare la situazione.
L’emergenza che segna queste settimane dovrebbe costringere la politica a occuparsi di chi si vede escluso. Non viene chiesta assistenza volontaria. Vengono chiesti riconoscimenti e diritti. Dovuti.
Stamani siamo tornati a manifestare il nostro sostegno alla protesta lanciata dall’Associazione Vita Indipendente, che da piazza Duomo si è spostata sotto il Consiglio regionale. Oggi si tiene infatti l’ultima seduta di questo organismo e un ordine del giorno presentato da Toscana a Sinistra offre l’opportunità di rimediare al vergognoso atto della Giunta del recente passato.
“Ripreso il presidio quotidiano, di protesta rispetto alle decisioni del governo regionale sul tema della non autosufficienza”
“Quanto costa potersi permettere una vita indipendente? Questa è una domanda che si è costretti a fare, in questo tipo di società, dove senza risorse economiche si finisce ai margini, tutelati nel migliore dei casi solo per le emergenze.
Lo vediamo benissimo – spiegano i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – in sanità e nel socio-sanitario, ambiti in cui la pandemia e l’emergenza legata a Covid-19 hanno acceso i riflettori su limiti e carenze apparentemente riconosciuti all’unanimità.
Sui territori si vive male, se si hanno difficoltà e non si hanno particolari disponibilità economiche, che comunque sarebbe ingiusto dover impiegare per servizi universali e garantiti dalla carta costituzionale.