Solidarietà a Sandro Targetti, condannato per aver detto No all’ampliamento dell’aeroporto

Lo storico esponente del movimento è candidato nella lista Firenze Ambientalista e Solidale. – “Chi si riempie la bocca di legalità lo faccia per pretendere la tutela della salute delle persone sorvolate”


Dmitrij Palagi, candidato sindaco Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale

Esprimiamo la nostra solidarietà a Sandro Targetti, tra le sei persone del movimento che ieri sono state condannate per aver preso parte alla mobilitazione contro la costruzione delle nuova pista di Peretola. Targetti, storico militante di SPC, tra i candidati al consiglio comunale per la coalizione di sinistra e già consigliere provinciale di Firenze è da sempre tra le figure di riferimento nella mobilitazione contro l’allargamento e il potenziamento dell’aeroporto. L’impegno nel movimento nasce dalla convinzione che il continuare con l’implementazione dell’aeroporto non solo porti ingenti danni al territorio e alla popolazione direttamente interessata, ma contribuisca a un modello di sviluppo che non è più sostenibile per la città.

Ricordiamo le ragioni che ormai da anni hanno portato a una posizione di netta contrarietà all’ampliamento dello scalo fiorentino: la difesa del Parco della Piana, le considerazione sull’impatto ambientale dell’infrastruttura, i dubbi sulla realizzabilità della nuova pista, le condizioni di vita delle sorvolate e dei sorvolati, l’idea di invertire la rotta e riuscire a strappare Firenze dalla morsa dell’overtourism. Ragioni che ci hanno portato a fare del No all’ampliamento dell’aeroporto e alla nuova pista uno dei punti fermi del nostro programma in vista delle prossime elezioni amministrative di Firenze. La candidatura di Sandro Targetti nella lista Firenze Ambientalista e Solidale dimostra l’impegno della coalizione a sostengo delle ragioni del Movimento contro il nuovo aeroporto. C’è chi parla di tutela della popolazione sorvolata e chi ogni giorno concretamente agisce nella realtà.

Chi si riempie la bocca di legalità lo faccia per pretendere la tutela della salute delle sorvolate e dei sorvolati, per garantire il rispetto delle condizioni di lavoro, per dare sostegno a chi si impegna direttamente. Il riconoscimento delle ragioni morali e sociali delle azioni evidenzia che si tratta di una vicenda politica, non legale.