La Città di Firenze non vuole parlare di OGM e TEA?

“Presidio e conferenza stampa oggi in Palazzo Vecchio, nella settimana della campagna nazionale lanciata da Cambiare il campo”


Queste le dichiarazioni della Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze.
«Il Comune di Poppi è stato il primo in Europa a dichiararsi libero da OGM vecchi e nuovi. Anche altri due Enti locali della Calabria hanno seguito l’esempio, mentre la Città di Firenze non ha voluto neppure iniziare ad affrontare la discussione, nonostante l’appello sia arrivato sotto forma di mozione a novembre 2024. Un tempo la contrarietà a queste tecniche era motivo di vanto per alcune associazioni di categoria e determinate catene di grande distribuzione. Oggi riscontriamo un silenzio pesante su OGM e Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). A livello nazionale “Cambiare il campo” (www.cambiareilcampo.org) ha lanciato una settimana di mobilitazione decentrata: sarebbe stato positivo se Palazzo Vecchio avesse quantomeno affrontato il tema. Per questo abbiamo scelto di venire direttamente in piazza della Signoria, il giorno del Consiglio comunale, per chiedere alla Commissione Ambiente di non rimanere in silenzio. Proprio in questi giorni è uscito un appello firmato da 200 associazioni europee contro la deregolamentazione dei nuovi OGM (https://www.cambiareilcampo.org/category/no-ogm/). Una dichiarazione congiunta che potrebbe essere fatta propria anche dai Comuni».

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi (Consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune).
«Non si tratta di una campagna estranea al nostro territorio. Dai mercati contadini al tema della filiera corta nelle linee programmatiche della Sindaca c’è una dichiarata attenzione, che corrisponde a una sensibilità diffusa tra la cittadinanza che acquista in modo consapevole, rispettando persone, lavoro e soprattutto la terra, tutelando di conseguenza salute e ambiente. Ci dispiace molto che l’Amministrazione si stia dimostrando così impermeabile e speriamo che il presidio di oggi possa determinare uno sblocco in positivo, almeno per aprire la discussione».