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Viale Redi

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Commissione 6 su viale Redi: ci si confronti sul progetto di Italia Nostra

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“Le proposte alternative presentate ieri possono avviare una nuova fase, che blocchi ulteriori abbattimenti”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune; Roberto De Blasi – Movimento 5 Stelle
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – già consiglieri Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Luigi Benassai – già consigliere Movimento 5 Stelle Quartiere 1

Ringraziamo il Presidente della Commissione 6 del Comune di Firenze per aver calendarizzato la seduta di ieri all’immediata ripresa dei lavori istituzionali, dopo la pausa di agosto. Adesso la Giunta ha modo di poter rivedere il progetto di viale Redi, continuando il confronto avviato ieri con Italia Nostra. Il confronto ha dimostrato che non ci sono ragioni per dire di no alle alternative suggerite alla Giunta.

Evitare di procedere con gli abbattimenti dei pini è possibile e ci sono competenze con cui dialogare. I toni della discussione di ieri hanno dimostrato che la cittadinanza non è nemica della politica e che chi governa non deve temere la partecipazione. Il pericolo su viale Redi principale è dato dall’alta velocità delle auto.

Senza sottovalutare alcun aspetto, pensiamo ci siano tutte le condizioni per trovare una soluzione che non esasperi chi volontariamente si impegna a tutela del verde urbano.

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Viale Redi: si risponda a Italia Nostra e si coinvolgano i RLS

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“Ci sono due ordini di problema: fare totale e veloce chiarezza rispetto alle domande di Italia Nostra sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, ripristinare il dialogo con la cittadinanza”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto firenze

L’intervento in viale Redi tra il 3 e il 4 giugno 2023 è stato effettuato da una squadra di operatori ambientali che si occupa dei tagli pericolosi.

Il pericolo, lo ricordiamo, è la cittadinanza, o almeno quella pronta a mobilitarsi sui temi del verde urbano e delle questioni ambientali.

Italia Nostra ha chiesto di avere accesso alla documentazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Occorre non attendere 30 giorni e chiarire nei tempi più rapidi possibili, anche per ripristinare un confronto.

Perché politicamente la funzione di chi governa è quella di riconoscere sempre i conflitti, senza accettare di scegliere la scorciatoia della repressione.

Ci aggiungeremo anche noi a richiedere la stessa documentazione e confidiamo la Giunta scelga di coinvolgere anche gli RLS rispetto ad alcuni aspetti sollevati in questi ultimi giorni.

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Viale Redi:
se ci sono persone in città,
si mandano le forze dell’ordine

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“Improbabile risposta, sul metodo usato questo fine settimana per procedere all’abbattimento dei pini”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Francesco Torrigiani, Giorgio Ridolfi – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1

Sono stati abbattuti 17 pini. Altri dovranno subire la stessa sorte.

L’azione notturna tra sabato e domenica è considerata necessaria, da chi governa la città, perché tra il 2 e il 5 maggio 2023 delle persone sono scese in strada. Non parliamo di migliaia di figure aderenti a organizzazioni criminali, o soldati di un esercito straniero: erano cittadine e cittadini. Hanno chiesto degli incontri.

In risposta la politica del Partito Democratico ha preferito agire in silenzio, concordando con la Municipale e la Questura un’azione portata avanti in un fine settimana lungo, confidando che ci fosse chi si era concesso qualche giorno di vacanza.

Nessuna sanzione amministrativa è stata rilasciata, ma sei vetture sono state rimosse.

Tre le pattuglie di Polizia Municipale utilizzate. Nessun dettaglio sulle forze di polizia schierate.

Risultato? Le persone che avevano chiesto un dialogo ora non hanno alcuna fiducia nelle istituzioni e nella politica.

Praticamente per chi governa Palazzo Vecchio funziona così: se ci sono cittadine e cittadini in strada, c’è pericolo per la città? Quindi il 15 di agosto 2023 appuntamento su viale Redi per i prossimi abbattimenti?

Viale Redi alberi presidio

Viale Redi: bocciato un ordine del giorno che chiedeva dialogo

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“Era un testo coerente con l’impegno contro le isole di calore e che provava a trovare un punto di mediazione”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1

Su viale Redi si è consumato un lungo braccio di ferro tra Comune di Firenze e una parte della cittadinanza: cinque notti, che hanno registrato un progressivo aumento di partecipazione.

I conflitti vanno riconosciuti e la parte politica che gestisce il potere ha il dovere di ascoltare. Anche perché l’impegno esplicitato dal Salone de’ Dugento contro le isole di calore aveva come naturale conseguenza la presa d’atto di quanto segnalato anche da Italia Nostra: abbattere decine e decine di alberi a ridosso della stagione più calda, non crea un’isola di calore?

L’ordine del giorno presentato – sottoscritto anche dal Movimento 5 Stelle, che ringraziamo – si limitava a dire: prima di procedere, si incontrino le realtà contrarie. Realtà in grado di elaborare proposte alternative. E dispiace che chi ha funzioni di governo parli della necessità di ascoltare “più gli esperti e meno le persone che hanno meno competenze e informazioni”. Anche perché ci sono invece persone esperte e competenti che si oppongono e propongono, persone che il progetto di viale Redi l’hanno scaricato e letto attentamente. Ma più in generale c’è l’aspetto politico di un problema, che non è di una parte politica, ma riguarda come si governa un territorio.

Chiedevamo di dialogare, per discutere proposte e idee diverse. Purtroppo l’atto è stato bocciato, ma continueremo a chiedere un modo di governare la città diverso

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Viale Redi: la Giunta ascolti la cittadinanza, riapra il confronto

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“Questa notte presenti per confrontarci con chi ha a cuore il verde urbano ed entra nel merito dei progetti”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Francesco Torrigiani, Giorgio Ridolfi – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1

Questa notte eravamo presenti su viale Redi, per incontrare Italia Nostra e la cittadinanza, che ha rilasciato un comunicato poche ore fa, per spiegare le ragioni per cui chiedono di interrompere l’abbattimento degli alberi “spartitraffico”, previsto nel corso di questa settimana.

Si tratta di un progetto nato tra numerose proteste, per la modalità con cui la politica ha mancato di confrontarsi, nonostante sia noto che il verde urbano è una priorità molto sentita dalle persone.

Un primo intervento era stato realizzato ormai l’anno scorso. Poi tutto si era fermato. Fino all’apparizione di nuovi cartelli di divieto di sosta. Anche questo modo di procedere rende frustrante l’attività della cittadinanza attiva, che ieri ha sfidato la pioggia e si è voluta comunque ritrovare per ricordare le ragioni della protesta.

Tra cui quella legata al periodo in cui si vogliono tagliare le piante, nonostante sia quello in cui non si dovrebbe farlo, stante la stagione delle nidificazioni.

Abbiamo più volte avuto modo di chiedere un modo diverso di procedere.

Italia Nostra ha chiesto di bloccare gli interventi per riaprire il confronto, nel merito delle questioni. Invitiamo il Sindaco, il Presidente del Quartiere 1 e le figure di Giunta di competenza a dimostrarsi capaci di dialogare.

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Viale Redi:
dopo l’assemblea di ieri serve un nuovo appuntamento

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“Forti critiche mosse al progetto del Governo: chiediamo che il Consiglio del Quartiere 1 tenga a settembre un nuovo momento pubblico”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1

Martedì è stato detto in modo chiaro: gli alberi di viale Redi non sono ritenuti pericolosi dall’Amministrazione. L’abbattimento di 52 pini è dovuto a decisioni politiche precise, fortemente contestate durante l’appuntamento alla Casa della Cultura.

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