Da Costa San Giorgio al Piazzale: esigenze della residenza ignorate

“Le risposte a due interrogazioni evidenziano la necessità di un’attenzione diversa da parte di chi governa la Città”


Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Francesca Lupo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto le risposte a due interrogazioni che ci lasciano perplessità.

La prima riguarda l’attivazione del varco telematico a tutela della sosta di Costa Scarpuccia e Costa San Giorgio. Promesso da tempo, la sua progettazione è in corso e si prevede di procedere alla realizzazione dei lavori tra gennaio e primavera 2025. Nel frattempo le tante segnalazioni, anche fotografiche, sono destinate a continuare ad arrivare.

Ancora più incerta è la sorte del cantiere che dovrebbe completare il consolidamento del tratto superiore della scalinata per salire al Piazzale da San Niccolò. Si tratta di un’area bloccata da un contenzioso con l’ex concessionario dell’ex Play Bar. Sono stati realizzati dei volumi di cui l’Amministrazione non era a conoscenza che gravano sulle murate di contenimento della scalinata e si è determinata una situazione di pericolo. Il Comune non può però accedere agli ambiente in cui andrebbero effettuate le demolizioni. Quindi tutto fermo.

Riteniamo gravissimo che la tutela di un legittimo interesse privato arrivi a bloccare un intervento di rilevante interesse pubblico e chiediamo che il Comune si faccia parte attiva per giungere ad una rapida soluzione.

Non si tratta solo di intervenire per completare un importante lavoro di messa in sicurezza di un percorso pedonale che collega il rione di San Niccolò al Piazzale Michelangelo, ma anche di tutelare un bene prezioso nel cuore del centro Unesco.

Riteniamo che il Comune debba verificare e rappresentare nelle sedi opportune che il rinvio rischia di causare un ulteriore aggravio dei cedimenti e dei danni alla scalinata, con possibilità di impatto sia in termini di tutela del bene architettonico sia di sicurezza per l’intera area.

Continueremo a fare pressione perché si trovino soluzioni e si usino al meglio le risorse pubbliche, agendo in modo tempestivo per evitare alle persone che vivono la Città di sentirsi abbandonate.