“Gli ultimi governi non hanno fatto quasi nulla sul tema casa. Ora il nuovo esecutivo sembra voler togliere anche le poche risorse a disposizione per gli enti locali, per mitigare situazioni di povertà e fragilità”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Ci è capitato di leggere in Rete Civica anche altri gruppi consiliari preoccupati dell’emergenza abitativa nella nostra città. In aula spesso abbiamo registrato un ampio consenso intorno a testi dove proponevamo misure urgenti, purtroppo mai prese a livello nazionale, anche prima di questo Governo.
Le forze di centrodestra devono però rispondere della decisione di tagliare sulla voce dei contributi affitto e del sostegno a chi deve affrontare una morosità incolpevole. Le case popolari mancano: anche laddove quelle tenute vuote fossero assegnate, rimarrebbero troppe persone senza un diritto, pure riconosciuto, in lista d’attesa.
I prezzi per vivere nella nostra città aumentano e la stessa sentenza sta riguardando anche i comuni limitrofi dell’area metropolitana. Si aggiunge una precarizzazione del lavoro e un impoverimento dei salari, a cui il turismo fornisce risposte del tutto inadeguate, in termini di modello di sviluppo economico.
A metà dicembre il contributo ad integrazione del canone di locazione, con richiamo alla legge 431/1998, è stato riconosciuto a una graduatoria composta da 2763 nuclei familiari, con 442 esclusioni. Si aggiungono tutte le persone che per varie ragioni non fanno domanda. Si tratta di un bisogno ben presente nella nostra città.
Alcuni giorni fa abbiamo depositato una risoluzione per raccogliere l’allarme lanciato da SUNIA, Unione Inquilini e movimenti di lotta per il diritto all’abitare: in queste ore depositeremo anche un’interrogazione, per capire quanto la scelta di criminalizzare la povertà dell’attuale esecutivo nazionale metta a rischio gli strumenti ormai strutturalmente parte dell’azione di Palazzo Vecchio.
Quanto veniva dato non era sufficiente, adesso si arriva anche a toglierlo? Regione Toscana e Palazzo Vecchio stanno predisponendo misure alternative per fare fronte a questi tagli?
Mentre l’ONU chiede all’Italia di fare di più per un diritto essenziale, legato alla stessa dignità umana, riteniamo fondamentale un’azione diretta del nostro Comune: si individui un immobile da adibire per finalità abitative, in risposta all’emergenza sfratti. È provocatorio rilasciare dichiarazioni sugli studentati, quando cittadine e cittadini si ritrovano a non avere un tetto sopra la testa.