“Stupisce l’ordinanza che fino a fine settembre vieta di innaffiare giardini, prati ed orti, a qualsiasi ora, portando alla morte di spazi cittadini che possono dare conforto in una stagione così calda”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
I flussi turistici di Firenze, tanto rivendicati da Sindaco e Giunta, ci portano a un consumo di acqua insostenibile? Questa domanda ci sembra avere più senso dell’ordinanza che vieta a chiunque viva nel nostro Comune di poter innaffiare giardini, prati e orti.
Le piante che andranno a morire sono fondamentali anche per contrastare il caldo e i cambiamenti climatici, mentre frutta e ortaggi autoprodotti contribuiscono a far quadrare i bilanci familiari.
Come si può fare un tipo di valutazione che sacrifica pratiche essenziali, quel mondo vegetale che ci fa vivere, mentre non mette in discussione il modello di sviluppo insostenibile della città, che porta soldi ma anche rifiuti, sporcizia e inquinamento?
In altri enti locali dell’area metropolitana si sono fatte scelte più sensate, con limitazioni che non devono spingere le persone a comprare le verdure al supermercato (producendo maggiore inquinamento) o ad assistere impotenti alla morte di un albero, che magari dà conforto alle persone e agli animali, in questa estate torrida, e magari offre un’alternativa al ventilatore (soprattutto per chi l’aria condizionata non la ha nemmeno)? Per non parlare del benessere psicologico legato alla cura del verde.
Contrastare la siccità è un impegno comune, ma come tale deve essere portato avanti con senso della misura e maggiore criterio. Purtroppo il consiglio comunale è sospeso nelle sue convocazioni, ma non mancheremo di depositare un’interrogazione e chiedere all’Assessore e al Sindaco di rimettere mano a un divieto sbagliato e pericoloso. Ed oltretutto evidentemente anti-ecologico…