“Depositato un atto con cui offrire a tutto il territorio un’occasione importante per l’ambiente, l’economia e uno sviluppo urbano capace di coniugare trasparenza e convenienza”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Andrés Lasso – già candidato sindaco dei Verdi
Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi: riteniamo importante concretizzare un modo diverso di trattare il verde urbano, sul nostro territorio. Serve per tutelare l’ambiente, evitando di bruciare ciò che può essere recuperato. Serve per l’economia, rendendo trasparente e conveniente la gestione del materiale di risulta da interventi di potatura o abbattimento. Serve per contrastare qualsiasi ombra di criminalità organizzata, di cui si è scritto sulla stampa nazionale in questi mesi, che sulla “gestione dei rifiuti” è purtroppo sempre presente, anche in Toscana. Nel caso di Firenze serve anche per tutelare le Cascine, dato l’incendio di questa estate nell’area privata che di fatto è la risposta più comoda per tutte le ditte (sono molte) che trattano il materiale di risulta da verde urbano.
Il pubblico offre troppo poco, mentre potrebbe creare aree in cui coordinare pratiche virtuose di recupero, favorendo segherie mobili, cippatori e biotrituratori, oltre a coordinare domanda/offerta legate al legno.
Per questo abbiamo lavorato a una mozione con cui impegnare Palazzo Vecchio (in accordo e coordinamento con ALIA) a istituire queste zone, dove sviluppare un lavoro (magari assieme all’Università degli Studi di Firenze) di raccolta dati che ci permetta di avere un efficace bilancio di biomassa e di consumo energetico per la città di Firenze, sempre da gestire in modo pubblico.
La crisi climatica e quella sanitaria ci stanno urgentemente segnalando la necessità di ripensare il ruolo delle istituzioni, anche sul mercato.
Ci sembra di aver avanzato una proposta precisa e concreta, quindi confidiamo di poter a breve dare conto dell’approfondimento che siamo certi ci sarà in Commissione 6.