“L’Assessore di Palazzo Vecchio ha dato riscontro a una nostra interrogazione e risposto alle domande fatte ieri in Commissione, definendo un quadro in cui resta molto da fare”
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – Movimento 5 Stelle Firenze
“Un mese fa avevamo sollevato il problema del paventato aumento del costo del trasporto pubblico per le studentesse e gli studenti dell’Università di Firenze. Ieri ci è arrivata la risposta dell’Assessore alla Mobilità, che è stato audito anche in Commissione 9 nel corso del pomeriggio.
Tre le domande che erano state poste all’Amministrazione.
La prima era la conferma dello stanziamento dei fondi riservati al trasporto pubblico locale a favore delle studentesse e degli studenti dell’Università degli studi di Firenze anche per i prossimi anni. Ci fa piacere rilevare – esordiscono i consiglieri – che il Comune dichiari di non avere assunto alcuna modifica rispetto al servizio di TPL per chi è iscritto all’Ateneo fiorentino. Il rischio di ritiro delle somme stanziate dal Comune, in collaborazione con Regione e Università, sarebbe pertanto infondato, basato su un meccanismo complicato che avrebbe tratto in inganno anche i vertici dell’Università.
Per quanto riguarda la seconda richiesta, ossia l’entità dei fondi che l’Amministrazione Comunale metterà a disposizione per il trasporto pubblico, l’assessore Giorgetti non fornisce cifre.
In questo caso, il Comune di Firenze specifica che non ci sono stati contributi economici diretti ma che “l’Amministrazione partecipa attraverso gli impegni già previsti nell’ambito della Convenzione di Concessione per la tramvia fiorentina e in tema di integrazione tariffaria sul sistema tram-bus in quanto il Comune paga un corrispettivo per ogni passeggero trasportato”.
Quanto indicato risulta effettivamente di non facile lettura e a tal proposito sarebbe doveroso uno sforzo di tutte le parti coinvolte per massima trasparenza verso le studentesse e gli studenti. Questo darebbe ancora più forza alla volontà dichiarata di supportare questa iniziativa almeno fino a luglio 2023, termine di durata della nuova Convenzione, che sta per essere siglata tra le parti coinvolte, anche facendo fronte all’aumento delle iscritte e degli iscritti all’ateneo.
Infine, si chiedeva al Comune se avesse intenzione di intervenire al fine di far includere nell’abbonamento al TPL anche quei comuni attualmente non compresi. L’assessore ci ha risposto dicendo che chiunque abbia l’iscrizione all’Università degli Studi di Firenze beneficia dell’iniziativa, ma che le agevolazioni tariffarie valgono solo per il trasporto pubblico urbano di Firenze, inclusa la tramvia e le tratte ferroviarie cittadine, ma non per i servizi extraurbani.
Anche lui riconosce che ci sono tanti punti su cui ancora lavorare. Il titolo di viaggio permette di raggiungere comuni come Sesto Fiorentino o Scandicci con autobus e tramvia, ma non con il treno. Restano tagliate fuori realtà importanti, tutte quelle che fanno parte del circuito extraurbano, registrando comunque forti flussi di pendolarismo (ad esempio i comuni del Mugello e quelli della provincia di Prato). Inoltre ci sono costi diversi tra titoli di viaggio su gomma e su ferro per le stesse distanze.
Qui il Comune deve rafforzare il suo impegno con Città Metropolitana, Regione Toscana, nuovo soggetto gestore del TPL e gestore delle linee ferroviarie. Ci fa piacere che ci sia stata occasione per avere questi chiarimenti. Adesso resta da capire come otterremo ciò che serve alle studentesse e agli studenti universitari, magari pensando di poter allargare le agevolazioni a chi nell’ateneo porta avanti le sue attività in condizioni di precariato, guardando a chi sta facendo un percorso di dottorato o ha contratti a tempo determinato per la ricerca”.