“Preoccupazione per la scelta di non risolvere i problemi ma ricercare un unico livello colpevole, in un rimpallo di responsabilità che fornisce un pessimo esempio a chi lavora, a chi studia e alla cittadinanza in generale”
Queste le dichiarazioni di Pietro Poggi, Coordinatore di Sinistra Italiana Firenze:
«Leggiamo che le associazioni di categoria richiedono almeno 500 milioni per garantire trasporti sufficienti e sicuri per tutti i cittadini e le cittadine che usano quotidianamente i mezzi pubblici per i propri spostamenti personali e lavorativi.
Troviamo sconvolgente che dopo mesi nei quali si avvertiva da ogni parte che la partita dei trasporti sarebbe stata fondamentale per una ripartenza in sicurezza, ci si trovi solo ora a quantificarne i costi e a provare a progettare soluzioni alternative.
Non importa quale sia la cifra, in un momento in cui ci si appresta ad investire centinaia di miliardi nella ripresa economica sotto forma di sussidi a lavoratori e imprese, riteniamo imprescindibile che siano trovati i soldi per raddoppiare l’offerta di trasporto pubblico nelle ore di punta e sanare, anche se solo parzialmente, i danni di 20 anni di privatizzazioni e tagli.
Sindaco di Firenze e Presidente della Regione Toscana dovranno dimostrare di avere a cuore davvero la salute dei cittadini fiorentini e toscani senza provare a scaricare su altri responsabilità che sono solo in capo a loro e alle loro maggioranze».
Il Consigliere Dmitrij Palagi e la Consigliera Antonella Bundu, del gruppo Sinistra Progetto Comune, aggiungono:
«La politica e le istituzioni stanno dando un pessimo spettacolo alla cittadinanza, a cui servirebbero anche degli esempi di buon comportamento.
Ogni livello scarica le responsabilità su altri. Ministero dell’Istruzione, Regione e Comune non possono dare la colpa al personale scolastico o al diritto allo studio. Mettere in contrapposizione i bisogni è una pratica assurda. Andavano trovate soluzioni per tempo.
Tante dichiarazioni di mesi fa attestano che si conoscevano le necessità e i rischi. Stupisce che alla Regione Toscana non si evidenzi con forza l’assoluto stallo in cui ci troviamo nella gestione del trasporto pubblico locale, con una serie di questioni non risolte che lo stesso assessore alla mobilità ha più volte ammesso, in Consiglio come in Commissione.
Occorrono risposte concrete e immediate, come abbiamo già sostenuto e di cui abbiamo chiesto conto con un’interrogazione urgente. Occorre però anche un altro modo di praticare e vivere la politica, specialmente per chi ha responsabilità di governo».