Le denuncia della Confederazione Cobas sulle situazioni di lavoro a Firenze evidenzia l’ipocrisia di chi governa scaricando le responsabilità sui comportamenti individuali, senza intervenire sulle criticità di sistema
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Incredibile. Dopo due anni di pandemia si è scoperto che siamo in pandemia. Così il trasporto pubblico locale continua a non avere adeguati livelli occupazionali, i mezzi non ci sono (almeno nel caso delle linee dei cosiddetti bussini) e soprattutto la Confederazione Cobas denuncia l’assenza di sufficienti dispositivi di protezione in Autolinee Toscane, nel circuito dell’ex Ataf di Firenze.
Ci sono troppe persone positive alla Covid-19? Facciamo loro la terza dose e mandiamole comunque a lavorare! Sono servizi essenziali! L’importante è non discutere del fatto che servirebbero più assunzioni, un ruolo diretto del pubblico e adeguati livelli salariali (se ritengo una cosa essenziale, sarebbe bene che la pagassi più di quanto guadagna chi nella vita specula in borsa).
Vogliamo esprimere solidarietà al personale del trasporto pubblico, su gomma e su ferro. Prima hanno pagato le privatizzazioni, poi la necessità di viaggiare anche nei momenti più incerti della Covid-19, ora ci manca solo l’accusa di essere responsabili dei disservizi dovuti a politiche miopi e sbagliate.