“Oggi si sono riunite congiuntamente le Commissioni 3 e 5 (Urbanistica; Cultura e Sport), con l’audizione del Soprintendente Pessina sulla questione dello Stadio al Campo di Marte”
Qui l’articolo de La Nazione Firenze, che ha seguito la questione.
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli – SPC Quartiere 2
“Ci preme innanzitutto ricordare che questa è la prima volta che il Consiglio ascolta in un’audizione formale, in Commissione, il Soprintendente (la seconda, se si volesse considerare anche quando, a dicembre 2019, il Consiglio ha dovuto sospendere la seduta per conoscere le posizioni della Giunta sullo stadio, andando a sentire una contemporanea conferenza stampa del Sindaco – presente anche il Soprintendente – a cui i consiglieri non erano nemmeno stati invitati…).
Pessina ha ricordato ai commissari come già da tempo la Soprintendenza sia stata riconosciuta dal MiBACT come interlocutrice fondamentale per gli interventi sui beni monumentali in questa città, ma è significativo che, anche degli interventi previsti per lo stadio, ne era venuta a conoscenza solo tramite la stampa.
Evidentemente alla Giunta non basta evitare il confronto democratico in Consiglio, dando per scontati i propri consiglieri ed evitando quelli delle opposizioni, ma preferisce evitare anche il confronto tecnico con la Soprintendenza.
Il Soprintendente è entrato anche nel merito degli interventi possibili sullo Stadio Franchi, ricordando come un piano analogo a quello di cui si avanzano oggi ipotesi era già stato delineato negli aspetti preliminari e di calcolo negli anni ’50 dal progettista stesso.
E quindi tali spunti possono rappresentare un’ottima base per portare avanti il progetto contemporaneo, sviluppando così coerentemente l’impianto progettuale originario.
Il progetto contemporaneo di sviluppo del “Franchi” può essere avviato tramite un serio concorso internazionale, ma per questo deve tenere conto degli attori che devono necessariamente essere coinvolti e che d’altronde erano già pronti a collaborare (Soprintendenza e Ordine degli Architetti in primis). Ha inoltre ricordato come la proposta, ancora informale, della Fiorentina prevedeva pannelli solari e volumi tali da renderla economicamente, oltre che paesaggisticamente, impossibile a realizzarsi.
Ma anche sul ruolo della Soprintendenza, ha tenuto a precisare, che essa svolge la missione che le norme le affidano, un compito che svolge collaborativamente, senza preconcetti.
Tanto, infatti, che lo studio preliminare sulla struttura, effettuato dall’Università, riteneva lo Stadio molto più a rischio di quanto poi si sia rivelato in effetti, bastando allo scopo un’adeguata manutenzione.
Forse Pessina si è tolto così anche qualche “sassolino dalla scarpa”? Chissà…
L’intervento del Soprintendente è stato molto costruttivo e sicuramente adesso si aprirà finalmente – confidiamo – un serio e ampio dibattito tra parti meglio informate. Come forza politica ci ha fatto piacere sentire, da una figura così autorevole, osservazioni che, anche se con minor evidenze tecniche, facciamo da tempo. A cominciare da quelle di ordine metodologico…
Aspettiamo quindi fiduciosi – proviamoci… – una risposta di Sindaco e Giunta e possibilmente anche un cambio di rotta, ma intanto torniamo a casa felici sapendo di essere dalla parte giusta di questo dibattito”.