“Risposta all’intervento di Ecolò, uscito su la Repubblica di oggi”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
La scelta di Ecolò di uscire pubblicamente nel giorno della Liberazione di Firenze dà un’importanza simbolica alle loro parole (https://www.ecoloitalia.it/firenze/2023/08/09/una-lista-ecologista-in-una-coalizione-che-guardi-al-cambiamento-per-firenze/). Riteniamo fondamentali le questioni che pongono, soprattutto nell’evidenziare come le devastazioni ambientali e i cambiamenti climatici non attendano percorsi graduali, o giochi di potere.
L’Associazione rappresenta una realtà fondamentale per il territorio, per i temi su cui lavora e per il metodo che porta avanti. Ringraziamo per averci voluto citare, ma vediamo nella proposta di un’unica grande coalizione con il Partito Democratico una strada già tentata. Manca poco al 2024 e nonostante il nuovo “corso Schlein” la maggioranza si è dimostrata disinteressata a mettersi in discussione, fuori dai propri equilibri interni. Palazzo Vecchio appare come il teatro di manovre tattiche e rese dei conti interni.
Oggi eravamo a Trespiano. A lungo abbiamo chiesto a questo Sindaco di agire contro i movimenti nostalgici che celebrano i Franchi Tiratori, quando il resto del Paese rende omaggio alla Resistenza. La Rete Democratica da alcuni anni ha trovato una soluzione, a cui anche la maggioranza ha poi aderito, tanto da avere il Gonfalone del Comune presente. Un risultato ottenuto anche senza essere in Giunta (e di cui non vogliamo prenderci alcun merito esclusivo). Chi governa oggi non ha interesse a riconoscere nessuno dei cambiamenti che abbiamo favorito. Basta pensare alla vicenda del Franchi. Nel 2019 solo gli allora Verdi e noi ponevamo il tema di garantire un futuro per lo stadio di Campo di Marte. Tanti cambiamenti concreti si ottengono soprattutto avendo radicamento e forza nella società. Che credibilità avremmo tra gli strati popolari, negli alloggi di ERP, tra le lavoratrici e i lavoratori (in appalto e non), nei mondi militanti, se dicessimo che qualcosa è cambiato, senza nessun vero cambiamento?
Prendiamo l’aeroporto. Pochissime settimane fa l’Assessore all’Ambiente ci ha spiegato che il PD non è mai venuto meno dal chiedere un ampliamento di Peretola. Questo si accompagna con insufficienti tutele per la popolazione sorvolata, incapacità di stare al fianco del personale esternalizzato che opera nello scalo e assenza di vera programmazione sullo sviluppo della Piana (dal Polo Scientifico al Parco). Non pretendiamo di essere un’esperienza autosufficiente. Le diverse forze politiche che fanno parte della coalizione di Sinistra Progetto Comune stanno già discutendo di come garantire un governo alternativo alla città. Convergenza e unità sono un valore fondamentale, di cui prendersi cura ogni giorno. Capaci di determinare concrete proposte di governo, che si possono vedere realizzate in modi diversi. Alle ultime elezioni amministrative toscane il Partito Democratico ha perso in tutti i Comuni i ballottaggi: anche a Campi Bisenzio. Evidentemente anche con il “nuovo corso” continua a essere percepito come un problema. Italia Viva è in Giunta per volontà di questo Sindaco: non era sulla scheda elettorale nel 2019 e il passaggio del Presidente del Quartiere 1 a Forza Italia ci ricorda quanto siano strutturali i problemi degli ultimi 15 anni citati da Ecolò. Se Italia Viva non sarà alleata del PD nel 2024, sarà per il tatticismo esasperato di Renzi, non per una rottura voluta dall’attuale Giunta. Un’ultima considerazione: la facilità con cui il Sindaco fa “saltare” le figure di Giunta, che rende davvero poco affidabile la maggioranza, vista l’assenza di qualsiasi istanza politica cittadina che potesse spiegarne le ragioni.
Noi siamo a disposizione di Firenze. Senza nessun pregiudizio. Se stiamo sbagliando lettura saremo disponibili a riconoscerlo. Il nostro mandato si concluderà a breve e saranno le forze politiche della coalizione che decideranno a brevissimo come aprire il percorso verso le Comunali del 2024.
Verificare strade che si sanno non praticabili rischia di ottenere proprio il risultato di perdere tempo prezioso. Va preparata un’alternativa di governo ecologista che sappia porre al centro tutela ambientale, cura del territorio e giustizia sociale. Facendo sentire la cittadinanza sicura e protagonista. Possiamo farlo insieme.