Una lunga serata di lotte raccontate e chiaramente unite.
Classi lavoratrici, persone, realtà essenziali, alla base dei servizi di cui non possiamo fare a meno.
Un insieme di storie che ci dicono molto dell’ingiusto sistema che viviamo tutti i giorni.
Unità e determinazione garantiranno il cambiamento che ci meritiamo per un futuro migliore.
Grazie ancora
– ai Biblioprecari Firenze, a cui mancano ancora le risposta sul loro futuro con un appalto in scadenza.
– a Priorità alla Scuola, che mercoledì scoprirà dall’Assessora di Firenze quante scuole presentano problemi per settembre, sul nostro territorio,
– a Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, che ci ha ricordato l’importanza di una realtà nata nel 2015 e che attesta la vergogna delle scelte prese dal Ministro Franceschini,
– all’Assemblea autoconvocata delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale, a cui il Comune di Firenze ha risposto di non voler garantire nulla per maggiori diritti e riconoscimenti nei servizi educativi,
– ai dottorandi e agli specializzandi di storia dell’arte Unifi SAGAS, che ci hanno presentato il lavoro fatto in queste settimane per immaginare una Firenze diversa e migliore.
«Opporsi alla rappresentazione della storia come opera di singoli eroi è essenziale, affinché la gente possa oggi riconoscere la propria capacità di agire come parte di una comunità». Sono parole di Angela Davis che credo descrivano bene l’importanza delle realtà che sono intervenute. La miglior politica che possa vivere nei nostri territori è quella fatta di conflitti e lotte per la dignità del lavoro.
(Ovviamente grazie alle compagne e ai compagni di Rifondazione Comunista Firenze, che hanno portato avanti una settimana di festa sotto pandemia, garantita con le energie e il tempo della loro militanza)
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