Sarà buonismo, però è qualche ora che un punto non mi esce dalla testa.
Questa storia che il Paese (o la regione) x sta gestendo la pandemia Covid-19 meglio di y sta diventando assurda.
Ieri sera una persona, credo su la 7 a 8 e Mezzo, ha ritirato fuori l’importanza di uscire dalla crisi prima delle altre nazioni, così da avere un VANTAGGIO per la ripresa economica nei confronto del resto del mondo.
[EDIT: mi dicono fosse Manuel Agnelli, ma ho solo sentito a distanza questa frase, casualmente, quindi non posso confermare]
Inoltre pare normale che senza vaccino si pensi a preservare una serie di tradizioni natalizie (se solo ci fosse ancora Monicelli a ricordarvi di guardare Parenti Serpenti…), come se fosse questa la soluzione ai problemi psicologici che segnano la contemporaneità.
Poi sembra pacifico dire che anche l’economia potrebbe ucciderci al pari della pandemia Covid-19 (in fondo, accade anche in assenza di SARS-CoV-2).
Se è possibile morire di fame in un paese europeo dopo il Novecento vuol dire che questo sistema non funziona. E forse vuol dire che non si è in grado di affrontare le categorie di bisogno, ricchezza, giustizia sociale, progressività fiscale, diminuzione degli orari di lavoro, …. Ma qui si dirà che è il solito discorso rivoluzionario comunista che non interessa all’opinione pubblica…
Quindi ritorniamo al punto: uscirne prima di altre regioni o di altri paesi per avere un vantaggio economico vuol dire far valere il principio di pura concorrenza anche in questa situazione.
Fa schifo. Oltre a essere una logica ostile alla stessa preservazione dell’umanità. Chi prima trova la soluzione poi la rende disponibile. Punto. Senza ritorno? Il ritorno c’è, eccome. Magari non sarà il profitto di qualche singola azienda.
Facciamo che da ora in avanti tassiamo i profitti e investiamo le risorse pubbliche, così non importa nemmeno appellarsi al buon cuore della beneficenza?