“Non c’è niente di concreto sull’area dell’ex campeggio che dovrebbe andare a valorizzazione, in mano ai privati. Non si tratta di una superficie piccola e ci preoccupa che si voglia investire nelle ennesime attività da città vetrina che guarda solo al turismo di lusso, a discapito della cittadinanza”
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“La Società Italiana Iris non può sostituire il Comune di Firenze nella gestione di tutta l’area di piazzale Michelangelo. 12mila metri quadri andranno a loro, ci ha spiegato la Giunta qualche giorno fa.
Si tratta, se abbiamo ben capito, del famoso parco Mario Luzi, sul quale l’Amministrazione dice dal lontano 2013 di essere a buon punto?
In teoria quell’area doveva essere restituita anticipatamente da parte del gestore privato, ma la concessione è ormai prossima alla scadenza (ottobre 2021).
Oggi ci è stato indicato quale area dovrebbe andare a bando pubblico. Si tratta di una zona in cui si trovavano piazzole, bar e altri fabbricati. Quella non tornerà quindi in mano pubblica.
Perché? Piazzale Michelangelo ha bisogno di un ristorante per essere valorizzato? Il privato doveva restituire l’area del campeggio come l’aveva trovata? Se sì, perché questo non è avvenuto?
Si è presa una parte della città che “tutto il mondo ci invidia”, per usare un’espressione comune, e la si è data al Gruppo Human Company, che evidentemente oggi ha interesse a gestire solo la discoteca Flò e il campeggio di Rovezzano (insieme alle sue altre numerose proprietà, si intende), in attesa di poter sfruttare diversamente un campeggio che non voleva più.
Quindi si è abbandonata un’area ben nota anche all’estero, oltre che alla popolazione italiana, finendo per regalare alle destre una campagna contro il degrado. Ora la si vuole ridare ai privati, cambiandone l’uso.
Il tutto senza che si siano fatte le indagini preliminari per capire cosa e come valorizzare.
C’è una mappa che ci è stata fornita, indicativa e imprecisa. Firenze ha bisogno di vedere la discoteca allargare la sua offerta? Ha bisogno dell’ennesimo ristorante di lusso?
Perché in assenza di progetti chiari (almeno a quanto ci viene risposto) si rinuncia a prescindere da un confronto con i comitati e la cittadinanza per immaginare soluzioni pubbliche che recuperino questo storico pezzo di città?
Attendiamo il resto della documentazione richiesta, avanzando alla commissione urbanistica e ambiente una richiesta di audizione per rendere nota e chiara la situazione a tutte le forze consiliari”.