“Una situazione dai dettagli grotteschi, di cui confidiamo Palazzo Vecchio si faccia carico a prescindere dall’esito del ricorso in appello”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
40 sanzioni, di cui 35 prese in via degli Arazzieri piazza di San Marco, per essere entrato in corsie riservate alla circolazione dei mezzi pubblici di trasporto: annullate dal Giudice di Pace di Firenze a metà 2021 e per cui il Comune ha scelto di procedere con causa d’appello a fine gennaio.
La storia riguarda una persona che ha messo in fila i verbali tra il 27 settembre e il 27 novembre 2011. Una media di 1,5 multe al giorno, con un paio di giornate sfortunate, in cui ci sono tre notifiche riferite a un arco di tempo di 12 ore. Un paio di volte la distanza tra due sanzioni è di 15 minuti. Quasi tutte comunque sono state prese con puntualità: 30 si collocano nell’arco della stessa mezz’ora. Difficile sorriderci sopra se la cosa porta a dover pagare un totale di 3.856 €, con riduzione al 30% in caso di 40 versamenti da effettuare entro i 5 giorni dalla notifica (quindi si scende a 2.860 €).
Per il Giudice di Pace poco ci sarebbe stato da fare se i dubbi avessero riguardato i 90 giorni di notifica, previsti per legge.
Invece il Comune di Firenze risulterebbe avere torto a causa della «non adeguatezza ed intelligibilità della segnaletica». Il «divieto di accesso alla corsia riservata posto all’inizio di via Arazzieri» risulta visibile «con difficoltà e solo all’ultimo momento per chi proviene da via Cavour (lato piazza Libertà) in direzione San Marco ed intenda svoltare a destra per via Arazzieri». Mancavano segnali precedenti a questo cartello, oltre che le strisce continue bianche e gialle. Abbiamo verificato che adesso un obbligo di svolta a sinistra è presente: quando è stato messo e perché ancora non sono state rifatte le strisce gialle e bianche?
Per questa vicenda Palazzo Vecchio è stato condannato a pagare anche € 1411,00 di spese del giudizio e altri oneri accessori.
Adesso la partita si sposta in appello. Nel frattempo chiederemo alla Giunta quali intenzioni abbia per via Arazzieri. A prescindere dall’esito dei tribunali, questa storia racconta di un problema evidente per la cittadinanza, di cui farsi carico.
Il tema poi si estende anche al resto della città. Giovedì su Lady Radio un’altra persona ha segnalato una storia simile per via dell’Olivuzzo. Cartello parzialmente coperto dai rami di un cedro libanese e striscia gialla non facilmente riconoscibile. La risposta dell’Assessore? Fare ricorso per le sanzioni. La Giudice di Pace come unica soluzione?