“Avevamo chiesto conto di alcune tubazioni arancioni che ostruivano il nuovo marciapiede: servivano per dei lampioni che non sono mai stati tolti. Fatto un sopralluogo abbiamo riscontrato comunque problemi di accessibilità”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu -SPC Consiglio comunale
Luigi Casamento – SPC Quartiere 3
Giovanna Sesti – Firenze Riparte a Sinistra
“Si spendono soldi per la mobilità pedonale e un nuovo marciapiede. Ottimo, diremmo, almeno sulla carta. Però sarebbe bene usare le risorse con giudizio e criterio.
Avevamo chiesto perché in via del Larione fossero presenti delle tubazioni arancioni, sporgenti e ingombranti, che limitavano la possibilità di percorrenza dello stesso marciapiede, in particolare costituendo dei veri e propri ostacoli. Ci era stato risposto che coprivano la predisposizione per spostare i lampioni stradali dal lato destro a quello sinistro della strada.
Il tutto era in ritardo a causa del Covid-19, come se la pandemia continuasse a essere un evento imprevisto, di cui non tenere conto. Quindi nell’attesa della fine lavori, per evitare una situazione di pericolo, erano stati messi gli ostacoli arancioni…
Oggi siamo tornati in via del Larione per un sopralluogo, verificando l’effettiva collocazione di chiusini che potevano essere collocati dall’inizio. Nel frattempo i lampioni sono sempre al loro posto sul lato destra della strada. Resta da chiedersi perché si siano lasciate a lungo delle pericolose tubazioni arancioni.
Si può anche sbagliare, ma almeno ci si dica perché, visto che a breve tutta la città sarà attraversata da cantieri e trasformazioni urbane rilevanti. Non basterà dare la colpa al Covid-19.
Con l’occasione abbiamo notato la necessità di chiedere conto anche dei presunti “scivoli” dei marciapiedi, tutt’altro che adatti a rappresentare l’attenzione dovuta all’accessibilità del nostro tessuto urbano”.