“Risposta non rassicurante a una nostra interrogazione sull’uso di tecnologie predittive e delle telecamere”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Riconoscimento facciale, tecnologie predittive, utilizzo del controllo per finalità repressive, imposizione del disciplinamento attraverso le tecnologie: purtroppo non è fantascienza ma la realtà che si sta affermando in molti paesi.
L’Unione Europea sta provando ad aggiornare il quadro normativo, sia per la tutela della privacy che per la gestione pubblica dei dati, una delle risorse più preziose del nostro tempo.
A seguito di un articolo uscito su Il Sole 24 Ore abbiamo chiesto che tipo di progetti stiamo sviluppando, in relazione anche a Venezia, dove intervengono anche soggetti privati in una control room più volte annunciata anche dal Sindaco di Firenze.
La risposta dell’Assessore, che ringraziamo per la consueta puntualità, non ci ha rassicurato: si parla di approfondimenti, interlocuzioni, progetto da definire. Si rimanda a un futuro la possibilità di avere maggiori informazioni.
Nel frattempo, a una nostra richiesta di accesso agli atti, il Direttore Generale ci ha spiegato che non esiste nessun particolare accordo con chi gestisce il bike sharing, oltre alla convenzione di concessione.
Senza allarmismi, riteniamo che Firenze debba e possa essere una città d’avanguardia sul tema dei dati bene comune e della tutela della dignità delle persone.