“Gratitudine per lo sciopero e la mobilitazione di una categoria su cui avevamo ottenuto una posizione importante a inizio consiliatura, purtroppo senza ancora risultati”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Era settembre 2019, uno dei primi mesi di questa consiliatura. Esprimevamo soddisfazione per la votazione di un atto «a sostegno della vertenza di chi lavora nel settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari».
Nessun voto contrario era stato registrato. Nonostante questo, da allora, nessun passo in avanti è stato fatto per il rinnovo del contratto nazionale, atteso da sette anni.
Ieri un nuovo sciopero nel settore ha portato a due presidi toscani, uno a Sesto Fiorentino e uno a Pisa. Il 10 gennaio 2023 è previsto un incontro nazionale e speriamo possa essere risolutivo, anche se non è più tempo di parole o promesse.
In un contesto sociale di forte tensione, malcontento, stanchezza e atomizzazione, il personale dei servizi fiduciari e della vigilanza privata opera in un clima di sostanziale disconoscimento: quando fa comodo sono divise al pari delle altre, ma più spesso sono utilizzate come si trovassero al fondo di una filiera strumentalizzata dalla politica, ma sistematicamente abbandonata da chi deve prendere decisioni di governo.
La retribuzione in un rapporto di lavoro non è tutto, ma rappresenta un elemento centrale, che non può più essere dimenticato.