“Ripreso il presidio quotidiano, di protesta rispetto alle decisioni del governo regionale sul tema della non autosufficienza”
“Quanto costa potersi permettere una vita indipendente? Questa è una domanda che si è costretti a fare, in questo tipo di società, dove senza risorse economiche si finisce ai margini, tutelati nel migliore dei casi solo per le emergenze.
Lo vediamo benissimo – spiegano i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – in sanità e nel socio-sanitario, ambiti in cui la pandemia e l’emergenza legata a Covid-19 hanno acceso i riflettori su limiti e carenze apparentemente riconosciuti all’unanimità.
Sui territori si vive male, se si hanno difficoltà e non si hanno particolari disponibilità economiche, che comunque sarebbe ingiusto dover impiegare per servizi universali e garantiti dalla carta costituzionale.
Viviamo in una Repubblica che dovrebbe appoggiarsi sulla fiscalità generale, attraverso un meccanismo di progressività che permetta un’equa suddivisione alla base.
Così non è. Anche la Regione Toscana, che pure dichiara di essere dalla parte delle persone più in difficoltà, ha confermato in questi mesi l’assoluta inadeguatezza delle sue decisioni in relazione ai bandi per la non autosufficienza. Tra gli elementi sbagliati delle recenti decisioni che sono state prese, c’è anche quello di una seconda graduatoria che crea discriminazione tra un “prima” e un “dopo” tra le persone che fanno richiesta di accedere ai bandi. Se si amplia “l’offerta” in termini di platea, stanziando meno, è chiaro che si rischia anche un peggioramento complessivo del quadro.
Per questo – continuano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – è ripreso un presidio quotidiano, lanciato dall’Associazione Vita Indipendente, che si ritrova tutte le mattine, dalle 10.00 alle 13.00, di fronte alla sede della Regione Toscana di piazza Duomo.
Abbiamo voluto raggiungere questa lotta stamani, per testimoniare la nostra solidarietà e il nostro sostegno a questa fondamentale battaglia di civiltà, che ci parla dell’incapacità delle nostre società di saper guardare fuori dal mercato, mettendo al centro i bisogni delle persone.
Confidiamo che il Consiglio regionale, prima della fine della consiliatura, anche solo per un minimo di decenza in vista della campagna elettorale, accolga la proposta di Toscana a Sinistra, che impegna a rivedere la delibera di giunta – concludono Palagi e Bundu – contestata giustamente da Vita Indipendente, garantendo alle persone maggiore autonomia, attraverso un aumento indispensabile delle risorse finanziarie”.